1. Orgasmi ignobili per nobili o le radici di luigino, 2a parte


    Data: 03/03/2018, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... ladri; solo li cenciosi contadini…da quando son qui lo marchese Adeodato temeva li contadini affamati, ma li ladri, mai !”
    
    Sbottonando anche i mutandoni riuscì a toglierseli, poi si chinò a raccogliere i vestiti, e ne approfittò per mostrare il culo, a Paolo Roscio, dato che la fica ingrigita nel pelo (curato però) effetto non pareva avergliene fatto.
    
    “Ma perché vi preoccupate? Se dovete uscire basta…dir…dirlo…no?!”
    
    “L’ho fatto, e Devota Maria neppure di una risposta ama degnarmi!”
    
    “E Bonaldo che vi disse ?”
    
    “Bonaldo era solo lo campiere capo che mò dorme presso Devota Maria con ella come fossero in coniugio…ma scusate Paolo, è Bonaldo che comanda ora ?”
    
    “No, no di certo. La figlia amministra solo finché lo padre suo non torna…”
    
    “Ma perché ? Torna ?”
    
    “Dovrebbe…”
    
    Dei rumori metallici attrassero l’attenzione dell’anziana badante. Erano colpi di martello su chiodo, e uditi nel fienile sembravano provenire da dentro palazzo Drezzer…
    
    “Ma cos’ho fatto che tutti sembrate guardarvi dalle movenze mie?!”
    
    “Ma cosa dite Caterina ! Io sono felice di conversare con voi, sapete…uh come siete bella oggi…”
    
    La donna ormai era completamente nuda. Il suo corpo si era conservato abbastanza bene, anche se il seno ormai cascava inevitabilmente; il sesso era di quelli che ricevevano un minimo di cure dato che il pelo era corto.
    
    “Uh, come siete bugiardo, caro il mio Paolo! Se permettete mi stendo a terra intanto…”
    
    Paolo si stava spogliando davanti a lei, ...
    ... che a sua volta vedendolo ormai nudo si distese sul pavimento, e sulla paglia allargando le cosce per aumentare il desiderio di sesso al suo “figliolo” ormai guarito per suo merito (sperava) dall’omosessualità. Il giovane Paolo stese il suo corpo nudo bianco dalla peluria rossa sopra quello di lei, e attese l’erezione, strusciando goffamente il proprio cazzo sopra la fica pelosa di lei. Non desiderava baciarla, ma questo Caterina lo trovava normale dato che aveva quasi il doppio degli anni di Paolo. La donna sentendo il cazzo di lui ancora moscio gli disse:
    
    “Lasciate perdere il mio volto, giovanotto…succhiatemi i capezzoli; non avrete a pentirvene! Ve lo prometto…son ancora calde queste!”
    
    E se le toccò spremendosele per mostrargliele meglio, bianche e un po’ flaccide, ma ancora guardabili…
    
    “Sì, farò così Caterina, farò così…”
    
    Paolo puntò sul seno di sinistra; ne baciò la pelle sentendone il calore sulle proprie labbra; usò anche la lingua per assaggiarne la pelle, e il sapore dovette piacergli visto che la lingua, dapprima impiegata timidamente in punta, in pochi istanti divenne a tutta lingua, e quasi senza accorgersene le aveva bagnato il seno di saliva. L’attempata donna già da un paio di minuti stava respirando con più enfasi, e nel momento in cui le catturò il capezzolo per mordicchiarlo delicatamente e succhiarlo alla donna scappò un rumoroso rantolo, seguito quasi subito da altri sospiri e affanni.
    
    “AHN ! …ohhhhhh ! Uhmmmm, ahnnnnn !”
    
    “Sluuuurp…slipppp ...
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