1. Diario di Hélène - Melone rosso caldo


    Data: 21/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... risacca delle onde del mare.
    Apolloniou, 16.
    
    Sesto episodio
    
    Aveva deciso fermamente di non volerlo accontentare.
    Quel rude stalliere, aveva rivelato fino in fondo tutta la sua volgarità, ed il proprio insano istinto animale, provandoci con lei. Hélène era infastidita dalla sua proterva insistenza, mentre dentro al ventre, ella non poteva smettere di tremare.
    Ma gli occhi le caddero inesorabilmente sui pantaloni rigonfi di lui: fu lì che egli le afferrò una mano avvicinandola pericolosamente. “Almeno carezzalo …o sei una buona a nulla…” le disse con tono lievemente offensivo, facendola lentamente ruotare con il busto, tanto quanto bastava. Adesso la schiena larga di Hélène con il suo vestitino leggero, creavano una barriera allo sguardo dei passanti.
    Si aprì la cerniera, sotto non indossava nemmeno le mutande; Hélène inorridì nel comprendere che avrebbe desiderato di venire masturbato in quel luogo. Lo stalliere si aprì anche il piccolo bottone in cima, per faciltarle il compito.
    La ragazzotta, a quel punto, non poté fare null’altro che avvicinare la mano tremolante, stringendolo: non aveva mai fatto nulla di simile, davanti allo sguardo di altra gente.
    
    “Sei davvero una buona a nulla…” insistette lui, ma intanto si vedeva come la mano delicata di lei, stesse iniziando a provocargli del lento piacere. La cinse da dietro per i capelli, avvicinandole in modo perentorio, il viso al suo; poi, senza aggiungere null’altro, improvvisamente la ricompensò infilandole ...
    ... tutta quanta la lingua calda dentro alla bocca, fino in fondo, facendola sussultare di emozione. “Ooooh…”.
    Era il quarto uomo che lo faceva, anche se erano stati solamente in due, quelli che se l’erano portata a letto.
    Tenuta stretta dietro alla nuca, con la lingua di lui infilata dentro la bocca, Hélène aveva smesso improvvisamente di masturbarlo. Quegli le impose di riprendere il lavoro, afferrandole il polso; ed Hélène obbedì, provando questa volta una sensazione ben diversa, di degrado e perdizione.
    Veniva trattenuta con irruenza, e nel frattempo era stata costretta a masturbare quel volgare stalliere: il sesso di lui era completamente stretto, trattenuto dalla sua mano soffice, già ricoperto di umori fradici e sporchi; era arcuato e caldo.
    “…ancora… continua… che poi ti ci devi sedere sopra…” sussurrò all’improvviso, facendole raggelare il sangue nelle vene; era eccitato mentre Hélène affondava nella vergogna.
    Di sano istinto, la scellerata decise che avrebbe preferito farlo godere subito, per evitare di incorrere in conseguenze ben peggiori; aumentò così la rapidità della sua mano, sentendolo tremare nella sua presa, turgido e gonfio. Come tutte le ragazzotte della sua età e di altrettanto buona famiglia e tradizioni, Hélène era infatti dotata di moderazione e educato senso del pudore; ma anche di un ventre molle che la trascinava disperatamente verso la fine.
    Joe spalancò la bocca reclinando in basso la testa, allontanandola da lei; mentre con la mano libera si mosse ...
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