Diario di Hélène - Melone rosso caldo
Data: 21/01/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: RaccontiErotici-Club
... stata appena sbattuta in un luogo pubblico: per trascinarla definitivamente fino all’ovvia conclusione.
Le sue piccole mani, con l’anellino ricevuto dal suo precedente fidanzatino infilato bene al dito, spalancavano tutto il suo citato melone: Hélène crollò dopo pochi istanti, gocciolando come una fontanella, infradiciandogli tutti quanti i pantaloni di sotto, e sporcandolo così, in modo davvero inopinato e vergognoso. “Ooooooo… nooooo”.
“… che razza di maiala…” recitò lui, mentre senza troppa gentilezza la prendeva su per un braccio, costringendola ad alzarsi. Hélène era tutta sudata, aveva ripreso a vergognarsi.
Ma fu in piedi sopra di lui, ricoprendolo per una volta ancora, mentre lo stalliere a fatica si richiudeva i pantaloni nascondendosi tutto il membro; le sue dimensioni erano ora ben diverse, rispetto a quando lei l’aveva inizialmente curato;
preparandogli la tavola per bene.
Sedettero per alcuni minuti senza guardarsi e senza nemmeno parlare; la ragazzotta sarebbe rincasata con le sue mutandine infilate dentro alla piccola borsetta nera, dopo averlo accompagnato a riprendere il treno delle sette.
Si vergognava di sé stessa al punto da dubitare fortemente, di volerlo realmente incontrare di nuovo, al successivo sabato: magari per l’ultimissima volta. Ma sarebbero bastati pochi giorni per chiarirle definitivamente tutte le idee.
Non le interessava che fosse ricco, o che fosse intelligente; lei voleva uno che sapesse farla vergognare di nuovo in quella ...
... maniera, proprio così come aveva fatto lui. Si era innamorata senza volerlo, dello stalliere dell’amichetta di sua sorella: anche se non lo avrebbe confessato veramente a nessuno.
Nono episodio
“Ooooo… uh …ooh”.
“Ooooo… ooh…”.
“Oooo …ooooh… oo”.
“…oo …ooooh”.
“Ooooooo…”.
“Uh! …ooooo! …uh…”.
“Ooooooo…”.
Bianca aveva assistito per la prima volta in tutta quanta la sua vita, ad un atto di sesso. Provava un sentimento strano, di ansia e di disagio: ma non era verosimilmente dovuto, o forse solo in parte, a questa sua curiosa esperienza; cupa e silenziosa, la ragazzina non riusciva a capire realmente che cosa la turbasse così tanto: sentiva che qualcosa era sul punto di accadere con lei. Ma non avrebbe saputo dire cosa.
Finalmente la corriera era arrivata, quando oramai era tutto buio intorno; Bianca e Chloe apparivano esauste dopo la lunga giornata, culminata nell’interminabile attesa, tutte sole in mezzo alla strada: si sedettero in fondo al corridoio, avrebbero dovuto viaggiare diritto fino all’ultima fermata, per cui non occorreva domandare a nessuno, dove scendere.
Durante il tragitto, furono avvicinate da tre uomini con caratteristiche del volto di chiaro stampo magrebino, che per loro fortuna parlavano pochissimo l’inglese; ma tanto bastava, per spaventarle ulteriormente: s’erano cacciate in un bel guaio una volta ancora, e la loro destinazione era ancora lontana. “…what’s your name” disse il primo di loro.
Chloe respinse uno dei tre, di nome Youssef, che ...