1. Diario di Hélène - Melone rosso caldo


    Data: 21/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... provava goffamente ad approcciarla; non risparmiava l’uso delle mani, e la piccola bionda di Amay fu quasi in punto di chiedere aiuto in modo esplicito, prima che costui si fermasse; gli altri uomini presenti sulla corriera le fissavano incuriositi: erano vestite in modo troppo leggero e sbarazzino, per poter realmente andare in giro da sole, a quell’ora della sera. Se l’erano in qualche modo, cercata, quella loro esuberanza indesiderata e un po’ sopra le righe.
    Gli sguardi degli uomini erano rudi ed irriverenti, a tratti persino scurrili; quando le due ragazzine si alzarono in piedi per sfuggire dall’altro lato, Bianca teneva una mano sulla sua gonnellina, memore di quanto l’era stato fatto notare, durante il giorno da Nadine sulla spiaggia.
    Finalmente raggiunsero la fermata della metropolitana, quando erano oramai passate le dieci di sera; Bianca sapeva che avrebbe trovato Benoît in casa ad attenderla, e s’era impegnata a predisporre una validissima giustificazione: in fondo lei e Chloe, avevano solo seguito Nadine con il suo nuovo fidanzato; la colpa era senz’altro della bambolina, che le aveva costrette a trattenersi contro la loro stessa volontà.
    Bianca ripensava a Nadine, a quello che lei aveva combinato, insieme al suo Stavros; non era certo invidiosa, dal momento che quello sconosciuto ragazzo greco tantomeno le appariva bello. Ma nel suo intimo provava piuttosto, profonda desolazione, ed un terribile senso di inadeguatezza. Non era mai stata presa in ...
    ... considerazione da nessuno, fino a quel giorno, a causa del suo aspetto fisico: era piuttosto bassa e decisamente sproporzionata nei fianchi, con un corpo leggermente a forma di pera; proprio come quello, assai più massiccio e pingue, della sua invidiata sorellastra.
    Nel tratto della metropolitana faceva persino freddo; Chloe veniva additata da numerosi passanti per via del suo abbigliamento, del tutto inadeguato all’orario. Anche Bianca esibiva una spalla tutta nuda, con le sue ciabattine di gomma ai piedi: le due non vedevano l’ora di tornare a casa.
    Nel loro piccolo appartamento, buio e sprovvisto di balcone, Mimi aveva già provato per ben più d’una volta, a cercare Nadine, senza ottenere però alcuna risposta al telefono: la bambolina era assorta completamente nel sonno, seminuda e interamente bagnata di umori; dormiva in modo profondo, del tutto indifferente rispetto alla sorte delle sue due amiche.
    Robusto e sportivo, l’uomo che s’era improvvisamente presentato alla porta di quella casa, le aveva dato alcuni nuovi aggiornamenti sulla sbadataggine delle tre ragazzine: lui era una persona riservata e di poche parole, che Mimi non aveva mai visto prima del loro incontro all’arrivo nell’aeroporto; con discrezione egli sostava di fronte alla tivù tenendone il volume abbassato, in atteggiamento di paziente attesa: ma muoveva le mani sulle ginocchia nervosamente, stirandosi gli eleganti pantaloni neri in modo ripetuto e meccanico; indossava una polo rossa con il classico marchio alla ...
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