Diario di Hélène - Melone rosso caldo
Data: 21/01/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: RaccontiErotici-Club
... lungo racconto, lui l’aveva indubbiamente sospinta con la sua veemenza.
Il finale era del tutto inventato, per confondere in realtà la parte veritiera di tutta quanta la lunga storia: la triste vicenda racchiusa con esattezza nel cuore del quinto capitolo, rappresentava un resoconto quasi fedele, con pochissimi sprazzi di fantasia, del modo in cui il signor Eric l’aveva punita, durante la sua festa di compleanno.
Si era trattato, a detta di Hélène, di una punizione immeritata. Lei aveva solo reagito ad una provocazione da parte della sorellastra Bianca: ma alla fine, lei le aveva prese.
Gliele aveva suonate in modo davvero serio ed esemplare: e soprattutto, lo aveva fatto davanti allo sguardo di altre persone, esterrefatte ed incredule per i metodi domestici.
“Pe… perché me …l’ha date, mamma…” aveva biascicato annichilita e stordita, verso la madre che - come accade sempre in questi casi - in modo un po’ scontato e banale era accorsa a consolarla; quando il bruciore su entrambi i glutei era ancora vivissimo e doloroso, con il grosso sederone di lei nascosto a fatica, ma ancora caldissimo per le botte prese.
“L’ha fatto solo per il tuo bene” le aveva semplicemente risposto la signora Dominique; ed aveva ragione: la disciplina di quegli sganassoni le sarebbe indubbiamente servita, onde evitare di far di lei una ragazzotta impunita ed imprudente. Quelle erano state le conseguenze, ed erano anche le medesime parole del suo odiatissimo patrigno, proferite a distanza di ...
... quasi dieci anni nel loro recentissimo incontro. E quello era stato realmente il suo bene. Le botte.
Raccontarlo le avrebbe parimenti giovato: per Hélène fu certo come una liberazione. Per quasi cinque anni, nei quali la ragazzotta si sarebbe persino affrancata dalla madre, trasferendosi a Bruxelles per lavorare tutto il tempo nella redazione di un noto giornale, l’ossessione di quel ricordo si sarebbe alla lunga attenuata.
“Pe… perché me …l’ha date, mamma…”. Eppure, le erano servite.
Ogni giorno Hélène rileggeva il suo scritto, finché finalmente a distanza di oltre un anno, ella decise di pubblicarlo su un sito di racconti erotici. Finendo bersagliata da un numero esagerato di critiche, ma anche dalla bramosia di presunti ammiratori di sesso maschile, i quali desideravano accertarsi, che quella storia fosse vera; e sapere se dietro alla sfortunata protagonista di nome Sophie, ci fosse il volto ancora sconosciuto dell’ambigua e ignota scrittrice.
Finì addirittura per venire corteggiata da alcuni uomini in carne ed ossa, senza che tantomeno essi avessero mai veduto una sua foto; uno di loro, una specie di maniaco francese di nome Joseph, ebbe persino la sfacciataggine di andarla a cercare in quel di Parigi, nei luoghi descritti dal suo racconto.
Eppure, per tutti quei lunghi anni, Hélène non avrebbe mai più avuto un nuovo fidanzato.
Lo stalliere di nome Joe intanto non la chiamava, ed era già arrivato il mercoledì: che forse egli fosse rimasto così deluso da lei? La ...