Diario di Hélène - Melone rosso caldo
Data: 21/01/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: RaccontiErotici-Club
... aveva da poco compiuto i suoi ventiquattro anni: a dieci anni precisi di distanza da quel triste giorno, quello delle sue prime botte.
Undicesimo episodio
Bianca entrò dopo un solo istante, e subito incrociò i suoi occhi, abbassando immediatamente lo sguardo.
Riconobbe l’espressione nel volto dell’uomo, era severa.
Mimi e Chloe uscirono dalla stanza come richiesto, immaginando di poter udire forse una breve paternale di costui, nei confronti della loro amichetta, ma nulla di più.
Invece Benoît era sempre in piedi con le braccia conserte, e domandò alla figliastra con tono di voce apparentemente disteso: “Ti sei divertita così tanto allora?”. Lei fece cenno di no con la testa.
“Eppure, ti ho sentita ridere… non eri tu quella che rideva lungo le scale poco fa?”.
“Mi… dis… dispiace” mormorò lei, tenendo lo sguardo tutto abbassato; aveva sempre una mano aperta sulla sua gonnellina. “Ti dispiace vero? …adesso ti dispiacerà un poco di più, lo sai…?” rispose lui, senza alcuna enfasi. Mimi e Chloe intanto avevano ripreso a parlottare e a ridere, le si poteva udire dalla stanza accanto, erano del tutto ignare.
L’uomo finalmente si mosse verso Bianca, stringendole con forza il braccio destro, quello sprovvisto di spallina; la ragazzina non voleva che finisse così, sapeva che sarebbe stata una grande vergogna; ma si lasciò tirare in avanti, finendo aggrappata ad uno dei suoi avambracci. Poi fu sospinta lungo la schiena: di fronte a sé aveva solamente una parete nuda ...
... tappezzata di bianco sporco, con un piccolo quadro floreale nel mezzo che la sovrastava, sottomessa.
“…Ooh no ooo” ululò lei; a questo punto l’uomo la cinse per bene con tutto il braccio sinistro, obbligandola a mantenere il busto rivolto verso la parete di fronte: lei aveva ancora la mano sinistra tutta aperta sulla sua gonnellina. “Oooo…”.
“L’hai sentita anche tu?” disse Chloe a Mimi, con malcelata curiosità, dopo che la ebbero udita dalla stanza accanto; si mossero appena in tempo per assistere a tutta la scena.
“Forse stavolta impari” esclamò Benoît sorreggendola, volgendo il capo verso la schiena piegata in avanti di lei; era oramai evidente quello che stava per accaderle. “Ti devono sentire tutti” aggiunse poi con voce ferma, senza scomporsi.
Le prese la mano, quella che lei teneva sempre sul retro della gonna, e facendole ruotare il braccio sinistro, fece sì che la ragazzina lo unisse al busto, proprio così come il destro; adesso era piegata per bene. I fianchi le furono mollati per un solo istante dalla morsa, lasciandola libera di respirare: oramai sapeva di non avere alcuna possibilità di evitarlo.
Ne ebbe immediatamente conferma, quano sentì la mano di Benoît che le afferrava la gonnellina: e subito dopo, un senso di freddo e di conseguente vergogna; era stata sollevata da lui, gliela aveva rovesciata per bene lungo tutta la schiena.
Subito venne nuovamente stretta attorno ai fianchi, lui aveva una certa fretta, di arrivare alla meritata conclusione.
Mimi aveva ...