Diario di Hélène - Melone rosso caldo
Data: 21/01/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: RaccontiErotici-Club
... fu disposta con la schiena rivolta precisamente verso le altre due amiche: esibiva la cellulite lungo le cosce, ben illuminate sul lato del televisore acceso; “adesso impari” disse di nuovo Benoît.
Iniziò a batterla senza sosta, con la mano robustissima, in modo ancor più impietoso: questa volta i glutei della poveretta rimbalzavano con un frastuono simile ad uno schiocco, mentre erano divenuti entrambi rossi in una maniera vistosa e completamente imbarazzante. A questo punto Bianca prese inesorabilmente a piangere, ed era quello che l’uomo attendeva.
La strinse ancora più forte e decise di dargliene ancora, con l’intento di ridurla in uno stato di cui lei dovesse realmente vergognarsi; Mimi continuava a chiudere gli occhi e a voltare il capo al fracasso di ogni percossa, con le braccia strette: né lei e né tantomeno Chloe, avevano mai visto nulla di simile nella loro vita, non essendo mai state punite sul serio.
La fece piangere per davvero, continuando a sculacciarla senza sosta per almeno altri cinque minuti; quando infine si placò, Bianca era completamente ridotta in lacrime.
Aveva staccato le mani dal muro, e adesso penzolava con la vita stretta nel braccio sinistro dell’uomo, e la gonna che s’era leggermente stropicciata: quel povero fondoschiena vibrava rigonfio all’inverosimile, con le sue enormi macchie rosse a ricoprirle almeno la metà inferiore, del tutto sfigurata; quella era stata una punizione diversa rispetto alle precedenti, non tanto per la sua severità, ...
... quanto per il fatto d’essere avvenuta dinanzi allo sguardo delle sue amiche.
“Spero che tu ti sia divertita… la prossima volta sai già quello che ti succede”, chiosò l’uomo, mentre finalmente le rimetteva a posto la gonnellina; quella piccola gonnellina a scacchi da cui tutto quanto l’impiastro di quella giornata era iniziato.
Bianca rimase ferma in piedi, non aveva il coraggio di voltarsi, e continuava ininterrottamente a piangere; Chloe si avvicinò e vide che era tutta rossa in viso: era inconsolabile, sia per via del dolore, che dell’umiliazione subita. Così pensarono di lasciarla sola, mentre Benoît nel frattempo si accingeva nuovamente a telefonare alla signora Dominique.
“Sta piangendo… sì, è per quello” disse l’uomo con voce garbata e tono imperturbabile. Si sentivano dei singhiozzi anche attraverso il telefono: quelle botte erano state efficaci, c’era davvero da sperare che qualcosa si fosse smosso in lei.
Non poté salutarla, dal momento che Bianca si rifiutava di parlargli; si congedò da Mimi e Chloe pregando loro di avere pazienza, e confessando che non era stata quella, la prima volta. “Purtroppo era già successo, sono dispiaciuto quanto voi ma qualcosa dovevo fare”. In quell’istante Chloe si rese conto, che sarebbe piuttosto dovuto toccare anche a lei, ed istintivamente abbassò lo sguardo: fu attraversata da un riflesso umiliante, ed immaginò sé stessa nella medesima condizione di Bianca. Prima che Benoît le lasciasse salutando.
La ragazzina punita, attese ...