1. Diario di Hélène - Melone rosso caldo


    Data: 21/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... atto conclusivo: Hélène finiva adescata da lui proprio mentre lavorava come cameriera in un ristorante, nientedimeno che nella bellissima città di Parigi; avendo patito ogni pena durante la sua prima ed umiliante esperienza in tale veste, la ragazzotta si sentiva evidentemente a proprio agio nel semplice ruolo di bonne.
    Nell’incomprensibile racconto, la protagonista aveva un nome completamente inventato, Sophie; tutto infatti, l’autrice avrebbe desiderato, tranne che venir riconosciuta dai propri futuri lettori. Tuttavia, per mesi interi non avrebbe mostrato lo scritto a nessuno: se ne vergognava abbastanza.
    In attesa di divenire una giornalista e una scrittrice di professione, nessuno avrebbe saputo ancora un bel niente, dei suoi trascorsi e di tutte quante quelle sue sventure. Con una sola ovvia, casuale e fastidiosa eccezione, lui.
    
    Lo stalliere si chiamava Joachim, ma subito pretese che anche lei lo chiamasse Joe, come in un film western americano. Lei, lo attendeva alla Gare des Guillemins in un sabato caldissimo, tutta fasciata in un leggero abitino bianco a fiori: la vecchia casa in Rue Curtois era custodita dalla sola domestica Mabel, essendo andati in vacanza tutti quanti.
    “Hai picchiato bene il cavallo?” fu la prima cosa che gli disse Hélène, quando lo vide approcciarsi sul marciapiede, ben memore delle sue maniere forti e decise; lui indossava un paio di pantaloncini rovinati ed una maglia grigia con tre bottoncini aperti in cima, ad esibire una sottile ...
    ... catenina d’oro su tutto il petto scuro: Joe le sorrise e le prese di nuovo la mano. “Ho tutto il giorno libero, ne avremo solo due…” replicò ignorando la sua battuta; al ritorno di Nadine, infatti, non si sarebbero mai più potuti vedere, se non di nascosto.
    Hélène sembrava quel giorno, ben più grossa di come lui l’aveva veduta; erano forse quei pantaloni a nasconderla bene, quel pomeriggio in campagna? Infiorettata nel suo discreto e stretto abitino, Hélène rivelava tutta la circonferenza spropositata dei propri fianchi larghi, molli e burrosi. Lui lo constatava amaramente, mentre lei lo precedeva nel Parc d’Avroy completamente affollato: s’era forse già pentito dei pochi spicci investiti per vederla di nuovo? Quella languida e triste ragazzotta abbondante, già non lo attraeva più?
    “Avremo solo due occasioni per vederci, a causa di lei… se ho intuito bene…” lo sorprese Hélène. Lo stalliere si rese conto di averle così incautamente lasciato scoprire, nella sua premessa, quale che fosse il loro segreto. Le fece cenno di tacere scrupolosamente: la bambolina avrebbe assolutamente passato dei guai seri, se solo lo si fosse venuto a sapere.
    Qualcosa si smosse improvvisamente nel corpo di Hélène; era forse il riflesso di poter immaginare la viziatissima seconda figliastra del signor Eric, alle prese con i guai seri, proprio come quelli che aveva patito lei in passato? “…e …lo fate spesso?” ebbe allora la sfacciataggine di domandargli.
    Ripiegarono su una panchina nascosta, dove lei ...
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