1. Diario di Hélène - Melone rosso caldo


    Data: 21/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... dinanzi, tanto quanto bastava affinché la ragazzotta provasse infinita vergogna, al solo pensiero di abbassarsi realmente le mutandine in quel luogo.
    “Tu sei matto …per chi mi hai presa?” sussurrò lei a bassa voce, quasi avesse persino paura di farsi sentire.
    “Non ti ho ancora presa… “, rispose lui ridendo. “Ma voglio rimediare subito: adesso giù quelle mutandine …melone…”.
    Quelle erano le conseguenze di voler essere uscita, con un rude ed ignorante stalliere: un volgare ragazzo di campagna.
    Hélène non lo avrebbe fatto, per nessuna ragione al mondo; benché sotto la gonna sentisse tutto il ventre tremarle, non lo avrebbe fatto. Si era preparata immaginando forse, di poterlo persino baciare: ma di certo non avrebbe fatto nulla, in un luogo pubblico, lì nel mezzo al parco; davanti a tanta gente.
    “Adesso giù quelle mutandine …melone…”. Lei non voleva.
    
    Quinto episodio
    
    Le ragazze desideravano di venire accompagnate al mare; la guida pretese allora il doppio dei soldi, dal momento che sarebbero servite almeno due ore, per andarvi e poi tornare.
    Nadine aveva preso il comando delle operazioni, rivelando anche una malcelata simpatia, per quel ragazzo greco che con buona iniziativa le aveva sapute adescare; le altre sue amiche, la seguivano pedissequamente lungo la strada, non smettendo mai di ridacchiare tra di loro. L’unica attenta e vigile era sempre e solo, la solita Mimi, che adesso osservava con un filo di preoccupazione tutta quanta la vicenda.
    Giunte alla stazione ...
    ... della metropolitana presso il mercato, quest’ultima con una risoluzione inattesa, decise di voler rincasare da subito; il piccolo appartamento che avevano preso in affitto, si trovava dalle parti del Colle delle Ninfe: un vicino luogo, il cui nome doveva averle ispirate. Mimi disse loro di essere molto stanca; aveva forse intuito, come quella casuale faccenda dell’accompagnatore, potesse in realtà aver già preso una piega differente e per lei del tutto sbagliata.
    Le sue amiche provarono tutte a dissuaderla, inutilmente; Mimi diede loro appuntamento presso la loro dimora, immaginando di vederle tornare prima del tramonto.
    Lungo tutto il tratto della metropolitana, Nadine pendeva letteralmente dalle labbra di Stavros: questi parlava bene in inglese e la conversazione tra di loro era assai gradevole e vivace, interessando argomenti di storia antica ma anche divagazioni varie nel campo del teatro e della cultura. Lui aveva studiato storia dell’arte e s’era laureato da oltre sei anni; a Nadine piacevano moltissimo i suoi occhi grandi.
    Sedute leggermente di lato, Chloe e Bianca parevano fin troppo distaccate; tra loro non v’era mai stata vera amicizia, e la piccola bionda di Amay riteneva che Bianca fosse poco più che un semplice cagnolino, di scorta al loro seguito.
    Giunsero dopo oltre venti minuti di viaggio, al luogo con tutte le barche attraccate in un pittoresco porticciolo; quando Nadine chiese di dissetarsi su una piccola terrazza, Chloe e Bianca erano già finite qualche ...
«12...8910...35»