Diario di Hélène - Capodanno a Roma
Data: 17/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club
... paura.
Con il braccio sinistro la reggeva dietro alla schiena, costringendola così in avanti, col busto leggermente piegato ed i capelli neri in giù, tutta rivolta verso la porta chiusa della toilette. Esibiva i propri fianchi ed il didietro enorme, tutto fasciato, dinanzi allo sguardo severo di lui.
Il signor Mariano aprì il braccio e prese la mira: le colpì il retro della gonna senza attendere nemmeno un istante, facendolo schioccare con forza; si udì un leggero tonfo ovattato, assorbito completamente dal tessuto. Hélène trattenne nuovamente a fatica un urletto soffocato dentro alla gola; era solo l’inizio.
Sentì il braccio del signor Mariano stringerla ancora più forte attorno alla vita, accentuando ancor di più il movimento in avanti del proprio busto stretto nella giacchetta di colore bianco. La batté nuovamente sul retro della gonna, lasciandola senza respiro in quella posizione, da cui poteva contemplare solamente l’ombra dell’uomo in piedi alle sue spalle.
Le tirò su la gonna scoprendole il sedere enorme avvolto dentro alle calze intere: prese la mira e la colpì per la terza volta, schioccando con un tonfo fragoroso che si udì benissimo in tutto quanto il bagno, per loro fortuna completamente vuoto.
Hélène ululò provando per un istante a divincolarsi, ma lui come tutta risposta le mollò un altro scapaccione fortissimo, facendola immediatamente tacere.
Dopodiché le liberò i fianchi senza aggiungere nulla, attendendo solo che Hélène si ricomponesse completamente ...
... dinanzi alla sua sagoma immobile; era tutta rossa in viso e non osava nemmeno guardarlo negli occhi. Trovò unicamente la forza di sussurrare: “mon dieu… è tardi…”; il signor Mariano a quel punto la lasciò andare, spingendola fuori dal bagno con un ultimo, inatteso sculaccione proprio mentre ella si muoveva goffamente, tutta trafelata.
La paffutella giornalista raggiunse il tavolo dove Samir l’attendeva impaziente da oltre cinque minuti, camminando con grande imbarazzo e nascondendo a fatica l’emozione in una maniera del tutto impacciata; non riusciva a capire cosa mai avesse potuto significare per lei, essere stata appena sculacciata nella toilette di un bistrot, da colui che per tanti anni ella non incontrava.
Si sedette mentre avvertiva un dolore lieve su tutto quanto il didietro: ma era sempre scossa, tremendamente agitata; al punto che Samir se ne rese perfettamente conto e parve persino insospettirsi: le domandò con tono vagamente inquisitorio, se ella stesse bene o se ci fosse per caso un qualcosa di cui dover discutere; chiunque avrebbe capito osservandola, che ella era assai turbata.
Hélène vide il signor Mariano uscire furtivamente dal locale, proprio mentre Samir era impegnato a pagare il conto; quegli la guardò di soppiatto e le sorrise come aveva fatto poco prima, sulla porta d’ingresso delle toilette.
Quel pomeriggio visitarono i fori imperiali, ma Hélène era confusa, completamente perduta nel labirinto dei propri pensieri. La mano del signor Mariano e quei ...