Diario di Hélène - Capodanno a Roma
Data: 17/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club
... tonfi sordi dentro il bagno delle donne, con lui lì accanto che la umiliava, era l’unica cosa che le balenava dentro alla testa.
Le sovvenne solamente per un istante, di ritrovarsi non lontano dal luogo in cui ella aveva dimorato tredici anni addietro, assieme alle sue due coinquiline di allora.
Ma trascorse il resto della giornata nascondendo tutti quanti quei suoi sentimenti con non poca fatica; Samir si era decisamente insospettito ed era meglio evitare che potesse rendersi conto di qualcosa.
Non accese il vecchio telefonino, neppure quando ne ebbe la possibilità, durante il resto della giornata: era del tutto annichilita da quell’assurda emozione che aveva provato; ed in fin dei conti, non le era piaciuto per niente venire punita in quel modo: il suo vecchio proprietario era stato veramente cattivo con lei, non le aveva dato alcuna possibilità di spiegarsi. L’aveva semplicemente battuta facendola sentire ancora una volta, stupida e inadeguata.
La più stupida e inadeguata di tutte quante le cameriere.
Nono episodio
La mattina dopo, appena svegliata, la paffutella giornalista corse in bagno temendo il peggio. Si abbassò lentamente le culotte del pigiama e vide che per fortuna i suoi glutei molli e burrosi erano nuovamente del tutto intonsi, e pallidi. Tirò un sospiro di sollievo, poi finalmente prelevò dalla propria borsetta, il vecchio telefonino di dieci anni addietro.
Non mi piace come ti vesti cicciona, sembri una suora
Samir quel giorno le appariva ...
... piuttosto nervoso, senza una particolare ragione; Hélène pensò bene di non replicare in alcun modo a quel messaggio del tutto sgradevole.
Visitarono i grandi musei restando lontani dal loro albergo per diverse ore; quando poi si sedettero ai tavolini d’un piccolo ristorante, nei pressi della piazza con l’antico mercato dei fiori, Samir chiese di poter controllare il telefono di Hélène.
Fu come una scossa di gelo improvviso per lei: che cosa c’era mai di sospetto che egli potesse voler controllare sul suo stupido telefonino d’ordinanza, laddove non vi era assolutamente proprio nulla da nascondere? Concluse frettolosamente con panico e tremore, d’essere stata forse già scoperta per via di qualche dettaglio misterioso, benché grazie al cielo non fosse affatto così.
Fu immediatamente tranquillizzata, quando il suo uomo le disse sorridendo, di voler guardare semplicemente le foto che la paffutella giornalista aveva scattato all’interno dei grandi musei, dal momento che lui non ne aveva potute fare, avendo esaurito tutto quanto lo spazio disponibile.
Hélène si ricompose ancora una volta, riprendendo a sorseggiare il proprio calice di vino bianco, dopo aver provato per un attimo soltanto, un senso di paura inaudito.
Ma Samir continuava a scorrere indietro nell’album delle fotografie di Hélène; sbirciandolo senza farsi notare, ella poté constatare come egli stesse ora guardando, gli scatti delle sue vacanze di Natale trascorse a Liegi con la famiglia.
Aveva un atteggiamento ...