Diario di Hélène - Capodanno a Roma
Data: 17/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club
... lì vicino, nel sottoscala di un antico palazzo condominiale; il signor Mariano, grazie al cielo, quella mattina non si era fatto vedere.
Le aveva spedito un suo ultimo messaggio, estremamente piccato ed intimamente offensivo, nel corso del pomeriggio precedente; dopo di che era rimasto stranamente silenzioso.
Hélène e Samir si sforzavano entrambi di apparire spontanei e naturali l’una verso l’altro, nell’intento di non rovinare completamente quel che restava di quella sciagurata vacanza; c’era da prepararsi al meglio per la cena di gala con il brindisi di mezzanotte, nella sala dei ricevimenti dell’albergo all’ultimo piano.
La paffutella giornalista chiese al suo uomo di voltarsi, mentre prendeva dalla valigia i vestiti che ella avrebbe indossato per l’occasione; si recò in bagno per cambiarsi, ed in quel frangente provò ad accendere una volta ancora il suo vecchio telefonino, non trovando alcuna novità.
Era veramente strano, come quegli avesse all’improvviso smesso del tutto di scriverle: che si fosse forse adirato al punto tale da non volerla nemmeno più incontrare? O che in fondo avesse compreso come non vi fossero oramai più occasioni, di darle quel che le aveva già dato, punendola dentro il bagno delle donne il primo giorno?
Hélène realizzò una volta per tutte, che la sua vicenda con quell’anziano signore, poteva dirsi ora definitivamente conclusa: non era stato così come ella se lo sarebbe immaginato, e da quel momento in avanti nulla sarebbe più ritornato come ...
... prima. Avrebbe definitivamente smesso di praticare quella sua ossessione, sarebbe stata libera, anche se oramai definitivamente smascherata ed avvilita.
Come prima cosa si tolse i pantaloni di dosso, rimanendo con un maglione scuro e le mutandine sottili; poi sfilò via anche il maglione scoprendo un reggiseno nero di media taglia. L’intimo di colore rosso vermiglio era pronto per lei e lo iniziò lentamente ad indossare: non le stava affatto bene, pensava la paffutella giornalista dinanzi allo specchio; era troppo chiaro il colore della sua pelle, per contrastare quel rosso così acceso e passionale.
Si volse e notò quanto le mutandine fossero esageratamente provocanti: il sottilissimo filino rosso le ricompariva solamente in cima ai due glutei, enormi, ricolmi di cellulite, non nascondendoli affatto ed evidenziando ancor più, quanto essi fossero larghi e sproporzionati. Sul davanti vi era una striscia di tessuto delicato e nulla di più.
Prese in mano il reggicalze, era la prima volta che provava ad indossarne uno; lo chiuse sul davanti facendolo poi ruotare attorno alla propria vita abbondante, soffocandola leggermente; era probabilmente troppo piccolo di taglia, come del resto era piccolo, anche il succinto balconcino.
Indossò le calze ed apprezzò quanto fossero leggere e trasparenti, stringendole poi con qualche impaccio nei quattro filini rossi che le penzolavano lungo le cosce tornite e bianche. Solamente a quel punto la paffutella giornalista si rimirò tutta quanta ...