Diario di Hélène - Capodanno a Roma
Data: 17/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club
... paffutella giornalista annunciò il suo imminente viaggio a Roma, e dovette rispondere alle domande più ovvie e scontate.
Non avrebbe affatto voluto incontrare il suo primo fidanzato; la curiosità un po’ morbosa delle ragazze fu così immediatamente sopita, non c’era davvero nulla di torbido e di pericoloso da dover temere. L’intrigo di passione era così un epilogo definitivamente escluso per quel viaggio.
Ma come se fosse stato chiamato in causa da tutti quanti quei discorsi, il signor Mariano ebbe l’insana idea di spedirle un nuovo messaggio, proprio in quegli istanti; Hélène se ne rese conto solamente quando fu giunta dentro l’ingresso di casa sua, intenta a togliersi il cappotto tutta trafelata per via della pioggia. Spalancò gli occhi per la sorpresa e lo lesse, tutto quanto d’un fiato:
Non hai risposto ancora, devo concludere che non hai imparato ancora niente di buono da allora
Era pur sempre una donna di trentadue anni, non certo una bambina. Ma adesso la paffutella giornalista iniziava ad avvertire un serio timore, come se non si trattasse più di uno scherzo, ma di una vera e propria minaccia tangibile e concreta.
Col passare dei minuti, si rendeva conto di non voler scivolare nuovamente nel baratro della vergogna alla sua maniera; ma quel pomeriggio l’appartamento era completamente vuoto e silenzioso, dal momento che la sua coinquilina era uscita e non sarebbe rientrata prima di cena.
Improvvisamente l’idea più sordida e perversa le attraversò la mente: come ...
... avrebbe reagito il signor Mariano, se ella gli avesse inopinatamente spedito una sua fotografia?
Non sarebbe stata una fotografia del suo viso, ma qualcosa di molto più triste e vergognoso.
Raramente Hélène s’era sentita trasportata in quella maniera tanto folle: poteva avvertire la pancia ribollirle ed un filo di sudore scenderle fino in mezzo alle gambe, mentre veniva trascinata via come un oggetto inerte, sospinta con grande impeto; era la sua fantasia a tirarla come un treno.
Non si sarebbe affatto dovuta cambiare, perché se qualcosa mai fosse accaduto nella sua immaginazione, lei sarebbe stata semplicemente colta in fallo e scoperta lì, nel salone del proprio appartamento, con quei precisi indumenti addosso e senza alcun preavviso: un maglioncino di lanetta bianca con il girocollo ed una gonna beige piuttosto stretta ed attillata.
Si sfilò dai piedi una delle sue ciabatte scure, e la guardò con vergogna sapendo benissimo a che cosa sarebbe servita di lì a breve; benché volesse credere di essere stata sorpresa, non volle rinunciare al gusto di osservarsi, e così si spostò trascinandosi goffamente con la sola ciabatta rimastale indosso, finché non fu dinanzi al lungo specchio disposto in mezzo al corridoio.
La paffutella giornalista sentiva molto caldo, ma non era lecito immaginare di potersi togliere il maglione, mentre in ogni istante che passava, avvertiva il ventre esploderle di umori ed i liquidi scenderle sempre più in basso.
Sollevò tutta la gonna con un gesto ...