1. Diario di Hélène - Capodanno a Roma


    Data: 17/04/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... deciso, e così ridotta si volse nuovamente verso lo specchio: le calze le stringevano i fianchi e tutto quanto il resto in modo veramente ridicolo, con le mutandine bianche che le trasparivano di sotto, incollate alla pelle rigonfia del didietro, caste e ben protette.
    Chiuse gli occhi come per immaginare che quelle mani non fossero le sue, e faticando non poco a causa del caldo e del sudore, fu interamente liberata in un colpo solo, sia dalle calze che dalle ingombranti mutandine: si ritrovò così completamente esposta dinanzi allo specchio, con tutto quanto il sedere bianco di fuori, pronta per il gioco.
    Non aveva imparato ancora niente di buono, ed era giusto che le cose andassero a finire in quel modo.
    Taceva immobilizzata nella stretta delle sue calze lungo le cosce, e si vergognava moltissimo di sé stessa, mentre impugnando la ciabatta con il sedere bianco tutto quanto di fuori, Hélène chiudeva nuovamente gli occhi.
    
    Ooh … oo-oooh … Pum!
    
    La fotografia che scelse fu una delle ultime che aveva scattato, mentre ancora risuonavano i colpi sordi lungo tutto quanto il corridoio: la ciabatta aveva fatto per bene il suo dovere, al punto che poteva avvertire un discreto dolore su tutta quanta la superficie rotonda del didietro. Era anche venuta in modo rovinoso dentro la tazza del bagno, dopo essersi impartita da sola quella meritatissima lezione, trattenendo a stento le lacrime.
    La vergogna aveva ripreso ad assillarla: sentiva di avere davvero oltrepassato il limite e ...
    ... non sapeva fin dove avrebbe potuto condurla quella pericolosissima situazione.
    Dopo un po’ si ritrovò nuovamente in piedi, a cospargersi la pelle rovinata con la sua solita crema emolliente: temeva che i segni potessero rimanerle per tutta quanta la settimana. Fu persino pervasa dal timore, che Samir potesse addirittura accorgersi di lei quando si sarebbero incontrati; quel giorno aveva davvero esagerato e non s’era nemmeno resa conto, delle possibili gravi conseguenze che quel maltrattamento avrebbe lasciato sulla sua pelle.
    La mattina seguente, Hélène si svegliò con il sedere che le faceva male, e fu immediatamente consapevole, dell’enorme errore che aveva appena compiuto: aveva spedito al signor Mariano quella fotografia. E la cosa più assurda, era il fatto che quegli non le avesse nemmeno risposto.
    Era come se egli avesse improvvisamente deciso di ignorarla; sembrava che quel perverso incantesimo si fosse istantaneamente dissolto, avendo lei preso l’iniziativa in quella maniera esagerata ed inopportuna. La paffutella giornalista era rimasta sospesa in un limbo di inopinata incertezza e di curiosità, non sapendo più immaginare quale sarebbe stata la fine più giusta per lei; ma la cosa più inconfessabile, era il fatto che quel sentimento di vivo timore e di minaccia, dopo soli tre giorni di silenzio da parte del signor Mariano, incredibilmente e vergognosamente le mancava.
    Per la seconda volta riprese a rassegnarsi, sentendo il conforto della normalità che faceva da ...
«12...8910...34»