Un' amicizia particolare (prima parte)
Data: 08/03/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: verpad
... aveva bisogno di sapere. Allora spense la luce, la strinse ancora di più a sé cercando di tranquillizzarla e attese pazientemente che riuscisse a parlargliene.
“Quando sei uscito dalla piscina siamo rimasti soli in acqua. Marco si è avvicinato a me da dietro, mi ha abbracciata, ha iniziato a palparmi le tette e io non l’ho allontanato” raccontò quasi sull’orlo del pianto. “Sentivo anche il suo uccello duro dietro il sedere” proseguì.
Pietro non credeva alle sue orecchie. Il loro amico ci aveva provato con sua moglie e lei era stata al gioco. Ma questo pensiero, anziché irritarlo, lo stava eccitando. Anche Anna lo sentì diventare duro contro la sua pancia e questo bastò a darle il coraggio di continuare:
“Poi il suo pisello è uscito dal costume e si è infilato in mezzo alle mie cosce strusciandosi contro la mia vagina. Mi dispiace, ma io non ho fatto niente per fermarlo”
Pietro non aveva mai avuto un’erezione così!
“Com’è il suo cazzo? È grosso?”
“Sei sicuro che è quello che vuoi sapere?”
“Si, tranquilla, voglio i dettagli.”
“Se proprio vuoi saperlo…si, è molto grosso. Più o meno lungo come il tuo, ma molto più largo!”
Pietro temeva di eiaculare solo sentendola raccontare queste cose. Allungò la mano infilandola dentro le mutandine di Anna e la trovò completamente bagnata: si stava eccitando anche lei ripensando a quegli eventi e raccontandoli a suo marito!
“E poi?” la incitò lui.
“Mentre il suo grosso cazzo era fra le mie gambe non ho potuto ...
... resistere ed ho iniziato a muovermi come se lo masturbassi con le mie cosce. Intanto con la mano segavo la cappella che sporgeva davanti a me. Poi sei uscito dalla casa e ci siamo allontanati.”
“Allora è per quello che ti ho vista correre via, ti vergognavi.”
“Proprio così.” Mentì lei.
Dopo un attimo di silenzio che impiegarono a toccarsi a vicenda aumentando l’eccitazione reciproca Pietro concluse:
“Sai cosa mi dispiace di tutta questa storia? Non essere stato lì presente per vederti.
È il mio sogno vederti toccare un altro uomo e vedere lui che ti fa godere!”
Detto questo fecero l’amore in modo animalesco, con passione, come non avevano mai provato prima.
Mentre Anna cavalcava suo marito impalandosi su di lui al buio, si scoprì a pensare di scopare Marco, di calarsi su quel grosso cazzo che l’aveva quasi fatta godere poche ore prima, si immaginò di trovarsi in mezzo alle attenzioni di Pietro e dell’amico che si dividevano la sua bocca e la sua vagina e raggiunse l’ennesimo potente orgasmo della giornata accasciandosi stremata fra le braccia di Pietro.
Come aveva potuto mentire a Pietro? Non aveva avuto il coraggio di confessargli che quel grosso cazzo l’aveva penetrata e a lei era piaciuto! Non gli aveva detto che, una volta dentro, lei aveva iniziato a muoversi per scoparlo ed era quasi arrivata a godere, se solo lui non fosse tornato proprio in quel momento.
In preda ai sensi di colpa per non essere riuscita a raccontare tutta la verità a suo ...