Un' amicizia particolare (prima parte)
Data: 08/03/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: verpad
... correndo verso la casa tenendosi il seno ballonzolante con le mani, passò a fianco di Pietro che la osservò preoccupato: “Tutto bene amore? Cosa succede?”
Lei non si fermò e non rallentò, ma dirigendosi verso il bagno riuscì a rispondergli con voce tremante: “Devo andare in bagno”.
Si chiuse dentro e, seduta sul bordo della vasca da bagno, si portò una mano sulla vagina e, con movimenti rapidi delle dita sul clitoride, tappandosi la bocca con l’altra mano per non farsi sentire, raggiunse velocemente quell’orgasmo che non aveva potuto lasciare esplodere poco prima. Fu un orgasmo devastante, il corpo sconquassato dai sussulti non la sorresse e si ritrovò seduta in terra, la schiena appoggiata alla vasca, una mano ancora premuta sulla bocca e l’altra stretta fra le gambe tremanti.
Aspettò lì seduta che si placassero gli effetti per poi scoppiare in un pianto irrefrenabile scaturito forse dal rimorso, dal senso di colpa, dal rancore verso Marco, ma anche dalle emozioni vissute e forse dalla spossatezza che ora la teneva incollata a quel pavimento. Passò un tempo interminabile prima che riuscisse a ricomporsi e potesse raggiungere gli altri in giardino, già seduti per la cena.
La serata trascorse un po’ anomala. Chiara intratteneva tutti con la solita allegria, mentre Anna parlava poco, non partecipava alle discussioni, ma soprattutto evitava gli sguardi degli altri commensali.
“Non ti senti bene?” Le chiese Pietro preoccupato.
“No, no, tranquilli. Sarà un po’ ...
... di stanchezza, oppure quel bagno in piscina” rispose guardando di traverso Marco che distolse immediatamente gli occhi con fare colpevole.
“Avrai preso un po’ di freddo in acqua, vedrai che dopo una bella dormita ti riprenderai” consigliò Chiara.
A casa si infilarono subito nel letto, accoccolati come loro solito prima di addormentarsi. Pietro capì che c’era qualcosa che la turbava, non poteva essere solo stanchezza, e, abbracciandola più stretta, aspettò che fosse pronta per raccontargli i suoi pensieri.
Ad Anna bastarono un po’ di coccole e qualche bacio delicato sulla fronte per convincerla che doveva raccontare a suo marito quello che era successo. Non avevano segreti, si raccontavano proprio tutto, addirittura lui voleva che gli raccontasse anche quando, a casa sola, veniva colta dalla voglia e si masturbava: in alcune di queste occasioni lei gli inviava qualche selfie erotico scattato con il telefono divertendosi a farlo eccitare al lavoro. No, non poteva tenersi questo segreto, le pesava troppo.
“Sai oggi in piscina?” esordì “E’ successo che Marco mi ha toccato le tette”
“Eh vabbè. Non sarai sconvolta solo per questo? Sai che Chiara mi ha dato un bacio sulla bocca e mi ha sfiorato il pacco?” replicò lui cercando di confortarla.
“Si, ma non è finita lì.”
Detto questo si fece silenziosa e lasciò che questa pausa durasse a lungo.
Era riuscita a risvegliare la curiosità di Pietro che intuì la difficoltà della moglie a raccontargli il resto, ma lui ...