1. Un' amicizia particolare (prima parte)


    Data: 08/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: verpad

    ... marito si addormentò con il suo pene ormai flaccido ancora dentro di lei.
    
    La loro amicizia non fu comunque intaccata dall’episodio di quel giorno, ma continuarono a vedersi ed organizzare gite in compagnia. Certo, Anna evitava in tutti i modi di ritrovarsi sola con Marco, era ancora troppo turbata da quegli accadimenti per affrontare l’argomento a quattrocchi con lui. Durante i giochi nell’acqua Marco si teneva distante da Anna temendo una sua reazione davanti agli altri due. A Pietro non sfuggiva che fra i due non ci fosse un’atmosfera serena e questo gli dispiaceva molto, soprattutto perché si eccitava da morire immaginando di assistere di persona a qualche gioco un po’ più spinto fra sua moglie e l’amico.
    
    Riuscirono finalmente a liberarsi dagli impegni per quel week end di agosto ed organizzarono tre giorni di escursioni in motocicletta, camminate nei boschi e relax tra le montagne del Trentino. Sfruttarono come base il piccolo bilocale che il padre di Anna possedeva in quel remoto paesino di montagna dove era nato, e dove, con tutta la famiglia, trascorrevano spesso le vacanze estive e invernali.
    
    Percorsero chilometri di curve attraversando montagne, fermandosi frequentemente a scattare fotografie e ristorarsi prima di raggiungere il piccolo caratteristico paesino che li avrebbe ospitati per quei tre giorni. Si sistemarono nell’accogliente appartamento che, oltre ad una piccola camera matrimoniale dove avrebbero dormito Marco e Chiara, conteneva solamente un ...
    ... altro spazio adibito a sala da pranzo, cucinino e camera da letto sfruttando un ampio divano letto matrimoniale, in quell’occasione destinato a Pietro e Anna.
    
    Dopo una bella doccia ristoratrice e una frugale cena accompagnata da una buona bottiglia di Teroldego, stanchi per la giornata trascorsa in sella alle potenti moto, decisero di guardare un film sull’unico schermo televisivo posizionato di fronte al divano letto. Gli uomini in boxer e maglietta sdraiati alle estremità del letto con la testa appoggiata ai cuscini sollevati; le mogli in mezzo, coperte da leggerissimi pantaloncini di un pigiama estivo e una maglietta talmente fine che lasciava trasparire il loro seni liberi dalla costrizione di inutili reggiseni, ciascuna con la testa appoggiata alla spalla del rispettivo marito che la cingeva con il braccio.
    
    Le luci spente, i quattro venivano illuminati a intermittenza dai bagliori azzurrognoli dello schermo su cui scorrevano le immagini del film. Si stavano godendo la pace di quel posto: le finestre socchiuse lasciavano entrare la piacevole brezza serale, dall’esterno giungeva solo il rumore ipnotizzante della fontana poco distante che sputava costantemente acqua fredda e limpida, il profumo umido del bosco lì vicino che avvolgeva i loro sensi.
    
    Anna si sentiva a casa; conosceva quel posto da sempre, aveva trascorso in quella casa tutte le sue vacanze fin da piccola e, dopo aver conosciuto Pietro, era stata la loro alcova preferita dove si rifugiavano già da ...
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