1. Il girone della m - atto quinto - "io.volevo.vivere"


    Data: 08/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL

    Uscii dal piccolo cesso e richiusi la porta alle mie spalle….
    
    Ehm, ricorderete l’episodio precedente, vero? L’esperienza del bidet e la lotta nel cesso sono state esperienze sublimi che ho rivissuto con erezioni inaudite nell’esercizio postumo della scrittura. Ci sono atti di questo Girone che andrebbero riletti, e scoprirete sfumature sottili di una psicologia occulta, malata, deviata… e disgraziata.
    
    Bene signori cari, bisogna che vi dica che quanto vi apprestate a leggere è l’intermezzo calmo nel caos della mia opera merdosa. E’ come ascoltare un CD ed imbattersi in una traccia centrale del disco, nelle note melanconiche dove l’acustica riposa e si spalancano oniriche vedute alari, prima che lo scalpitare riprenda a battere il ritmo delle danze, fino alle battute catartiche del gran finale.
    
    Siete nel punto preciso della mia opera in cui il protagonista si addentra nelle sue riflessioni, nei suoi ricordi. Ci serve la riflessione che qui si racconta. Ci serve per capire la psicologia di quel protagonista sprovveduto che voi tutti avete imparato a conoscere. Ci serve. Ci serve per comprendere la patologia di cui era affetta l’anima oscura del suo aguzzino.
    
    R.I.K.Y. Lo pronuncio con ardore ancora oggi, nel sonno come nel primo mattino. Riky.
    
    Il suo malanimo fu per me il metro con cui presi a misurare le grettezze degli uomini che dopo di lui incontrai nel mondo.
    
    Il vostro autore, CUMCONTROL, vi grazia di questo suo brano.. assaggiatelo con dolcezza e siate ...
    ... carichi di pietas cristiana nel giudizio che eserciterete sul suo protagonista.
    
    Sono le pagine degne di un opera grandiosa, e queste pagine signori, queste pagine le assaggerete e direte che sapranno di miele… ma anche di fiele.
    
    Sù il sipario
    
    IL GIRONE DELLA M – IO. VOLEVO. VIVERE.
    
    E così uscii dal piccolo cesso e richiusi la porta alle mie spalle….
    
    Nella bocca mal gustavo l’aroma pungente di quella formaggia. La saliva operosa sfaldava i granuli di materia che sul palato, tra i denti e sulle gengive emetteva una fragranza interna di formaggio, di ammoniaca, di piscio e di un putridume incerto. Questo miasma di putrido io lo provai ancora per molto, dopo ripetute deglutizioni. Nella bocca mi restava quel tanfo umano che solo uomini traviati agognano, mentre tutte le donne ripudiano.
    
    Feci che aprire il frigorifero per mandar giù dell’acqua. Riky se ne stava di spalle, affaccendato nel preparare il pranzo per i 43 invitati. Emise un sibilo dal culo che restava sodo e visibile sotto i pantaloni della tuta. Quando lui scorreggiava suscitava in me il tumulto delle emozioni. Mi eccitava. I primi tempi mi lasciava annusare ed io avevo la minchia che letteralmente piangeva di precum per la troppa eccitazione.
    
    E’ bello provare su di sè il vento interno dell’uomo che si ama. Leccavo quel culo con devozione cristiana ad ogni sua flatulenza. Amavo i sibili ma anche le loffie virili e sonore. Talvolta facevo in modo di ingerire il suo metano ed egli si divertiva, ...
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