1. I tormenti di nonna Marta (parte sesta)


    Data: 08/03/2018, Categorie: Incesti Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti

    ... timidamente, diede qualche colpo di lingua che mi elettrizzò. Mi lasciai scappare un gemito soffocato, una scarica di brividi percorse il mio ventre e la mia fica si contrasse attorno alle sue dita. Un’ondata di piacere stava crescendo in me sotto le sue voluttuose carezze ma, improvvisamente, interruppe la sua esplorazione lasciandomi ansimare dal desiderio e la sentii balbettare. “Scusami ma mi vergogno terribilmente per quello che sto per dirti. È la prima volta che ne parlo con qualcuno.” “Oddio, che è successo?” “Tua figlia fece scivolare la mano sotto il cuscino ed iniziò a muoverla con un ritmo ed in un modo inequivocabile. Io ero completamente paralizzata da ciò che la stavo vedendo fare. Dopo qualche minuto tuo marito tolse il cuscino e proprio in quel momento vidi per la prima volta, dal vero, il sesso di un uomo. Sai, al liceo e con le amiche ne parlavamo e ci vantavamo, ma io non avevo mai approcciato concretamente un ragazzo, ero ancora vergine. Con una mano la ragazza masturbava il cazzo del padre e con l’altra gli massaggiava i testicoli. Si capiva che lo faceva abitualmente. Inorridita mi alzai per andarmene ma tuo marito , che aveva percepito il mio imbarazzo nel vedere il suo cazzo, mi disse di avvicinarmi e di approfittarne se ne avevo voglia. Lei lasciò il membro duro e gonfio per farmelo osservare meglio. Tuo marito lo muoveva con delle contrazioni volontarie che lo facevano sembrare una cosa viva. Allora tua figlia mi tese una mano e sorridendo, mi ...
    ... invitò ad avvicinarmi. Io come un automa li raggiungi, mi sedetti tra di loro e un attimo dopo avevo quel cazzo tra le mie mani. Era morbido e caldo, non avevo mai immaginato fosse così. Ero affascinata da quel coso duro ma allo stesso tempo gommoso, tanto che una grande emozione si impadronì di me. Non ero interessata al proprietario del giocattolo, ma solo al giocattolo, mi capisci?” “Non ti preoccupare Sabina, ti capisco molto bene. Sii gentile amore, leccami ancora un pochino prima di dirmi il seguito.” Di nuovo si tuffò con la testa tra le mie gambe, la sua lingua leccò le mie labbra e penetrò la mia vagina mentre con le dita pizzicava e stringeva il mio clitoride. Continuò per alcuni minuti prima di fermarsi e ricominciare il racconto. “Tua figlia mi mostrò come afferrarlo correttamente e come muovere le mani nel modo migliore, poi lasciò che io mi prodigassi nelle carezze che avrebbero dato piacere a tuo marito. Le sue mani correvano sulla mia schiena, sul mio collo ed anche sui miei seni. Il tutto era molto rilassante ed emozionante, ma eccitante al tempo stesso tanto che mi abbandonai a lui quando mi invitò a distendermi sul divano. Vuoi veramente che continui a masturbarti?” Per risposta le presi il polso e la guidai a prendermi più forte e più velocemente. Morivo dal desiderio ed ero sull’orlo del piacere. Continuò il racconto singhiozzando ma le sue dita sembravano essere diventate più agili e veloci. “Ero vergine come ti ho detto, tuo marito dopo avermi fatta sdraiare ...