I tormenti di nonna Marta (parte sesta)
Data: 08/03/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti
... mi tolse le mutandine e mi aprì le gambe, si distese su di me, posizionò la sua verga e mi deflorò in un sol colpo. Si stava prendendo la mia verginità senza nessun rimorso, io inizia a piangere per il dolore mentre lui mi scopava con violenza. Avevo male nel basso ventre, tua figlia per consolarmi mi diceva tutto andava bene, mi accarezzava e mi copriva il viso di baci, anche sulle labbra. Lui mi scopava sempre più veloce e sempre più forte. Io ero come pietrificata, non sapevo cosa fare. Pensavo che forse avrei dovuto spingerlo via ma come avrei potuto farlo?” Le dita della mia amante mi rendevano folle, non ne potevo più e senza riflettere gli ordinai: “Mostrami cosa ti ha fatto quel bastardo. Scopami come ti ha scopata lui!” Le sue lacrime gocciolavano sul mio pube. La sua mano si muoveva con vigore, mi stava letteralmente scopando. Non pensavo più a quel porco di mio marito, non pensavo più a niente. Esplosi in un orgasmo sorprendente, tutto il mio corpo fu percorso da contrazioni fortissime ed io, da piacere, emisi un rantolo animale. Non esisteva più niente, le mie gambe tremavano, la mia vagina pulsava ed io faticai a riprendere il respiro regolare. Lei era ancora in lacrime quando io ridiscesi sulla terra dopo questo viaggio in paradiso allora tirai verso di me per confortarla. Dovevo essere offesa dalle sue parole invece, paradossalmente, arrivai all’orgasmo sotto le sue dita proprio quando il suo racconto divenne più oltraggioso nei miei confronti. Il racconto non ...
... aggiunse molto a ciò che avevo scoperto recentemente sulla perversione del mio defunto marito. Il fatto che lui abbia goduto nel prendere la verginità di una ragazza giovane e carina dimostra ancora una volta la bassa moralità di quell’uomo. Comunque avrei ancora due parole da dire a Virginia domani! Vorrei avere delle spiegazioni su ciò che l’ha condotta ad essere complice di questo atto. Tra pianti e singhiozzi Sabina continuò il racconto. “Non sei arrabbiata con me Marta? Io provo solo vergogna nel raccontartelo, soprattutto perché eri stata cosi buona con me nel giorno dell’incidente. Io ti ho tradita, ne sono cosciente.” “Amore, non posso biasimarti. Era un bastardo e, ahimè, lo saputo di recente. Tu hai fatto bene a toglierti questo peso dalla coscienza, quindi ora smettila di piangere, va tutto bene.” Le mie parole non ebbero l’effetto sperato, Sabina continuava a singhiozzare. Ero perplessa. A meno che.. “Sabina hai altre cose da confessare? Ho l’impressione che non mi hai raccontato tutto.” “No.. no.. non posso..” “Ascoltami, sicuramente la tua vita da stasera migliorerà. Tu mi hai confidato delle cose che ti pesavano sulla coscienza. Ora liberatene completamente, raccontami tutto.” “No.. no.. non posso” “Non preoccuparti, sono pronta ad ascoltare qualsiasi cosa. Andiamo avanti, non avere paura. Poi ti farò un grande abbraccio e ti dimenticherai tutto.” “Si, ma io non sono più tornata per ringraziarti e soprattutto per dirti quello che era avvenuto con tuo marito in ...