Brasa scoerta - seconda parte
Data: 11/03/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Honeymark
... bocca aperta.
- Sei bellissima! – Disse Cristina.
- Ti chiaverei. – Commentai io.
- Mi chiaverei anch’io, – aggiunse anche lei non più imbarazzata.
- Una signora non dice queste parole. – Protestai.
- La chiaverei anch’io. – Aggiunse Cristina per darmi torto.
- Questa è la mezza sera. – Dissi. – Per la sera cosa consigli?
- Un décolleté come questo. – Rispose, prendendo in mano l’altro capo e facendo segno a Lorenza di sfilarsi quello che aveva addosso.
Mi gustai la scena di una donna nuda che si infilava con una certa difficoltà un vestito da sera. Dopo varie mosse e aggiustamenti di Cristina, la guardammo stupefatti.
- Sembra Cenerentola… – Osservai.
- È Cenerentola, – precisò Cristina. – Solo che a mezzanotte il vestito non scompare.
- Peccato! Ha ha!
- Glielo puoi sempre sfilare… he he
Era un vestito lungo che lasciava scoperte le spalle e metteva in risalto il seno della quarta misura.
- Vedi come le sta su senza reggiseno? – Osservò Cristina indicandolo.
- Che bello! – Disse Lorenza commossa.
- Hai capito perché ha voluto vederti nuda? – Spiegai. – Ha trovato il vestito giusto per te.
- L’hai inculata? – Mi domandò Lorenza mentre andavamo a casa sua.
I vestiti erano rimasti lì per gli aggiustamenti finali.
- Inculato chi?
- Cristina.
- Daiii!
- Ho capito. – Rispose. – L’hai inculata.
- Smettila.
- Cosa vuoi farmi stasera?
Si sentiva in debito con me.
- Ti frusterò.
- D’accordo, – disse ...
... solo per assecondarmi. – Ma sei sicuro che piaccia?
- A me di sicuro.
- Bastardo…! – Disse affettuosamente stringendomi il braccio destro.
- È giunto il momento, – dissi, dopo che ci eravamo messi in libertà in casa sua. – Ora ti darò dieci frustate. Spogliati.
Mi abbracciò, mi infilò la lingua in un’orecchia facendomi venire i brividi.
- Spogliati anche tu, – mi pregò. – Non farmi male.
Si alzò, si tolse tutto e restò in piedi davanti a me, girata di schiena in attesa di disposizioni. Le guardai il culo, la mia passione. Bello, a mia totale disposizione. Sapeva di eccitarmi almeno quanto si eccitava lei. Le diedi una sculacciata per sentirne l’elasticità. Era fantastico.
Mi spogliai e presi il gatto a nove code che mi ero portato in un contenitore a tubo di cartone per documenti.
Il gatto a nove code che avevo comperato in un sex shop per sadomaso non era molto diverso da un mocio vileda. Faceva una gran scena, così nero e minaccioso, ma in realtà non molto più doloroso di una sculacciata.
Ordinai a Lorenza di mettersi alla parete, appoggiando le mani in alto. La sistemai in modo che avesse le gambe leggermente divaricate, con il piede destro un po’ più avanzato di quello sinistro.
- È in questa posizione che a Singapore frustano le giovani ragazze condannate alla sferza.
Conoscevo la carica erotica delle mie parole, i preliminari verbali nel sadomaso sono fondamentali.
- Vengono bloccate così, alla parete per i polsi, mentre un pubblico ...