Una nuova amica - Racconti Erotici

Una nuova amica

... bacio al ristorante pensa solo a me, che vuole essere mia. Prima che possa dire altro la bacio, con le mani sposto la parte bassa del giacchetto e le poggio sul culo. È grosso quanto basta, mi piace la carne. Federica stringe le braccia intorno al mio collo, la sua lingua gioca con il mio piercing. Mentre la bacio sento la sua voglia, il cazzo inizia a premere dolorosamente contro la patta dei pantaloni.

Le chiedo se vuole andare verso il mare, mi dice che preferisce rimanere in un luogo poco visibile. Mi guardo intorno, le barriere invernali coprono la cabina, a meno che non arrivi qualcuno per scendere in spiaggia il posto è riparato.

-Cosa ne dici allora se rimaniamo qui?

-È perfetto, siediti sul gradino.

Eseguo.

Federica prende un elastico dalla borsa e si lega i capelli, quindi si piega sopra di me per baciarmi. Chiudo gli occhi e intreccio la lingua con la sua, sento le sua mani lavorare intorno alla zip. Quando la patta si apre le sue labbra si staccano, apro gli occhi ma lei sta già guardando verso il basso. Mi tolgo velocemente la giacca del lavoro, la piego alla bene e meglio e la butto a terra. Federica mi ringrazia e ci si inginocchia sopra, lascio andare il peso della testa contro la porta della cabina. Le sue mani delicatamente liberano il membro dagli slip, in breve un abbraccio caldo lo avvolge. Vedo la testa di capelli castani iniziare a fare su e giù, sento il cazzo pulsare nella sua bocca. Inizio a mugulare dal piacere, la saliva che cola ...

... lungo i testicoli mi manda in estasi. Federica si muove lentamente ma con regolarità, le dico che è molto brava. Lei tira su lo sguardo, come a chiedermi più partecipazione. Le metto la mano sulla testa e le stringo i capelli, piano piano inizio a dettare il ritmo. Godo come un riccio, la ragazza ci sa fare. Le sposto dal viso una ciocca scappata dall’elastico, vedo scendere le lacrime dai suoi occhi semi chiusi. Le spingo con decisione il cazzo in gola, sento i suoi conati di vomito. Non riesco più a trattenere il piacere, le dico che sto venendo. Lascio la presa dalla testa di Federica, le sue mani tornano a massaggiarmi uccello e testicoli. Sento una scossa percorrermi la spina dorsale ed esploderle in bocca, un rigolo bianco e caldo mi scende lungo l'interno coscia. Federica dal basso cerca il mio sguardo, sembra chiedere un bacio. Con la patta ancora aperta allungo la mano destra, la carezzo sulla guancia e la tiro a me. Cerco il mio sapore sulle pareti della sua bocca, mi appoggia le mani sul petto e si abbandona su di me.

Mi chiudo i pantaloni e strofino la giacca, Federica mi chiede se ho voglia di una sigaretta a riva. La seguo stupito da quanto sia maiala, non me lo aspettavo. Guardandola penso a come sia sotto i vestiti, memore dello scollo a v la immagino con le curve giuste.

-Mi piace il tuo sapore, è dolce e intenso. Sai che a Sergio non glieli faccio i pompini?

Sorrido.

-Come no? Pensavo gli facessi solo quelli da quanto sei brava.

-Ho detto che non ...