Una nuova amica - Racconti Erotici

Una nuova amica

... li faccio a lui.

-Ti vedi con altri?

-Sì.

-Ah ma pensa…

-È un problema?

-Certo che no, figurati. Però non me lo aspettavo. Di certo sono contento di essere tra queste persone.

Sorride.

-Siete in due.

La guardo, fissa il mare.

-Quanti anni ha?

-26.

-Giovane, lo frequenti da molto?

-Circa sei mesi.

-Mi eccita molto saperti divisa con un altro amante alle spalle di Sergio, te lo dico sinceramente.

-Sono contenta, perché vorrei chiederti una cosa a proposito.

-Se è quello che spero ti dico già di sì.

Fremo nell'attesa, un bel menage a trois manca da un po’. Federica distoglie l'attenzione dall'Adriatico e mi fissa negli occhi.

-Voglio che ti fai scopare da lui, davanti a me.

Sono spiazzato. Lei torna a guardare il mare.

-Capisco che tu sia senza parole, d'altronde manca un pezzo della fantasia. Dopo esserti fatto scopare il culo da lui, dovrai scopare me nel culo. Cosa ne dici?

Sono eccitato. La voglio, voglio essere il suo giocattolino.

-Dico che adesso mi piace. Come si chiama la chiave per averti?

-Valerio.

Dopo una settimana ancora non ho avuto notizie di Federica, venerdì a cena lei e Sergio non c'erano. Da sette giorni non penso ad altro che a lei. La immagino a scopare con Valerio, non esiste gelosia ma solo voglia che accada. Inizio a immaginarlo, chissà com'è. Federica non mi ha voluto mostrare foto, ha detto solo che è magro e ha un bel cazzo.

Arriva un sms.

[Ciao Michele, come stai? ...

... Scusa se sono sparita, ma ho avuto un sacco di impegni. Domani mattina Sergio parte per un paio di giorni, ti va di venire da me domani sera?]

[Ciao Chicca, tutto bene grazie. Per domani sera ok, mi invento una scusa con Anna e vengo da te.]

[Vieni dopo le 21, prima metto a letto i bambini. Quando sei fuori dalla porta fammi uno squillo che ti apro. A domani, un bacio.]

La sera successiva esco di casa alle nove, Anna crede che vada da Stefano. Dopo un quarto d'ora sono sotto casa di Federica, vedo la macchina di Sergio davanti alla palazzina. Prendo il telefono e apro WhatsApp.

[Ciao, sono di fuori. Vedo che c'è l'auto di Sergio, è cambiato qualcosa?]

Passano un paio di minuti prima che mi risponda, in giro per strada non c'è un'anima viva.

[Sergio è andato via in treno. Ti apro il portone, secondo piano.]

Salgo le scale del condominio, un triste verde pisello colora le pareti. Il pianerottolo ha due porte, quella di sinistra è socchiusa. Apro con cautela, quasi come se mi aspettassi di trovare l'intera famiglia in salotto.

-Entra pure, appendi la giacca all'ingresso.

Giro l'angolo della parete e la vedo seduta sul divano, è bellissima. I capelli sono boccolosi lungo le spalle, indossa una vestaglia di seta viola scuro legata in vita. Tiene le gambe allungate sul divano, sono coperte da calze bianche. La raggiungo e mi siedo al suo fianco, un trucco leggero mette in risalto i suoi occhioni profondi. Con la mano le carezzo il viso, le dico che la ...