1. Ritorno al ristorante


    Data: 15/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: SBD

    ... mettere nulla aveva anche altri risvolti... L'immagine di me che mi masturbavo, non vista, mentre ero seduta al tavolo con le mie amiche mi si formò improvvisamente nel cervello. Mi toccai davanti allo specchio. Avevo già una voglia incredibile, ma non potevo, non c'era tempo per l'aperitivo. Infilai un piccolo tanga azzurro. La fantasia è una cosa, la realtà un altra : se le mie amiche mi avessero beccato a masturbarmi in pubblico, mentre ero al ristorante con loro, la mia vita sociale sarebbe stata distrutta in modo irreparabile. E poi girare senza intimo e terribilmente scomodo... Misi il vestito, controllai il trucco, poi presi al borsa e uscii. Al ristorante c'erano già tutti, una ventina di persone circa. Baci e abbracci, sì, ma Teo dov'era? - Lo sai che non mi diverto a passare la serata con le tue amiche e i loro fidanzati... Vi raggiungo dopo. - Mi rispose per messaggio. Scorsi Daniele in quel momento, e lui me. Distolsi lo suardo immediatamente. Lui non si avvicinò, ne tentò di richiamare la mia attenzione con un saluto. Guidò le mie amiche al tavolo con impeccabile professionalità, senza dare a vedere che io e lui già ci conoscessimo. La cosa mi mise a mio agio e mi rilassai, grata, anche se sapevo di avere i suoi occhi incollati addosso. Ci sedemmo, io accanto a mio fidanzato ovviamente, poi ordinammo. - Quella faccia da salame sarebbe il tuo lui? - - E' solo il mio ragazzo - Gli avevo accennato già di Teo, all'inizio, sperando di farlo desistere. - E l'altro ...
    ... dov'è? - - Aveva da fare - - Allora chi ci pensa a te stasera ? - - Ma tu non hai da lavorare? - - Se cambi idea ti aspetto nel bagno ;) Stavolta devi almeno farmi guardare però ... - Faceva sempre così, Daniele, raffiche di messaggi come se stesse lì con il telefono in mano, pronto a rispondere. La velocità con cui scriveva i messaggi mi aveva fatto pensare, già prima di quella sera, che dovesse essere una specie fenomeno con le dita. Cavolo, ero eccitata, terribilmente eccitata, che andavo a pensare? Ringraziai il mio buon senso per aver alla fine deciso di indossare le mutandine, mentre le portate cominciavano ad arrivare al tavolo e il fuocherello che avevo tra le cosce prendeva corpo. Lo sguardo di Daniele bruciava sulla pelle, lo sentivo indugiare sulla mia schiena, sul collo, era quasi una sensazione fisica, tangibile. Non aiutava affatto.... - Quanto ti manca? Dove sei? - - C'è il secondo tempo della partita ancora. Che problema c'è? - - Niente ... Ti voglio, sono bagnata ... - - La solita troia... Va in bagno e scopati con il deodorante che porti nella borsa se proprio non puoi aspettare.- Mi stavo bagnando sul serio. Il caldo mi faceva giare la testa, i messaggi di Daniele avevo proprio dovuto smettere di leggerli, e ora ci si metteva pure Teo. "Piccola, tutto ok? Ti vedo strana ... sei tutta rossa ... Hai mica la febbre?" "No, scusa ... Tutto ok... Anzi, vado un attimo in bagno." Sgusciai via dal tavolo, non mi sentivo per niente in grado di sopportare anche le domande ...
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