1. Ritorno al ristorante


    Data: 15/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: SBD

    ... del mio fidanzato in quel momento. Entrai nel bagno con una certa esitazione. Sentivo l'acqua scrosciare, qualcuno era già lì. Daniele? No, per fortuna no, solo un paio di ragazze alticce che si sistemavano il trucco di fronte allo specchio. Mi chiusi in un box senza perdere tempo a scegliermelo, erano tutti liberi tanto. Feci scattare la serratura, poi presi il telefono. - Sono in bagno ... non ce la faccio più, vieni ti prego - - Scherzi? Arrivo! - Incurante delle ragazze lì fuori, tirai su la gonna del vestito è abbassai le mutandine fino alle ginocchia. Finalmente. Avevo scordato la borsa, quindi mi sarei dovuta far bastare le mie piccole dita, poco male. Ero già un lago, due già scorrevano dentro e fuori senza sforzo, ero a buon punto. Notai il silenzio nel bagno d'un tratto, erano uscite. Il mio respiro spezzato era l'unica cosa che si sentiva, stavo appoggiata contro la parete, le gambe aperte, la dita affondate fino alle nocche dentro la fica. Gemevo, incapace di trattenermi, grata che fossi stata lasciata sola, spaventata che potesse entrare qualcuno da un momento all'altro. Dico una bugia, mi eccitava un casino la possibilità che qualcuno potesse beccarmi... Sentii la porta, poi passi. Ero cosi vicina, non potevo fermarmi ora, non volevo. Mi tappai la bocca la mano. Il telefono vibrava appoggiato sulla coperchio della tazza. Doveva essere Teo. Un rumore, poi il chiavistellò che gira d'improvviso, panico. D'un tratto Daniele, sorridente era di fronte a me. Sentii il ...
    ... cuore riprendere a battermi nel petto. Passato lo shock, la mano ancora ficcata tra le cosce riprese a lavorare, quasi senza che me ne rendessi conto. Che vergona! Così, davanti ad un quasi sconosciuto, eppure non potevo fermarmi. "Finalmente! Non ci speravo più ..." "C-Come cazzo hai fatto ad aprire ... che vuoi? Vai via ..." Dissi, tuttavia incapace di fermare quello che stavo facendo, di rivestirmi magari, e cacciarlo. "Noi dipendenti abbiamo una chiave speciale per le emergenze ... E poi sei tu che mi hai detto di venire." Sorrise. Mi guardava, ero nuda dalla vita in giù. Ancora un attimo e... "Che bella che sei ..." Disse aprendosi la zip. Dio mio, che voleva fare? Non ci potevo pensare adesso, dovevo prima finire ... ecco... Ancora la porta, voci femminili dal corridoio. Io e Daniele ci guardammo per un istante negli occhi, tutti e due spaventati. "Martiii? Tutto okkeeey?" Erano le mie amiche. Prima di rendermene conto lo presi per un polso e lo tirai dentro. Capì al volo e non si oppose, chiudendosi rapidamente la porta alle spalle. Aveva il cazzo in mano, lo notai mentre cercavo di calmare la voce per rispodere alle mie amiche. Era grosso, sorprendentemente grosso, mi schiacciai contro la parete per non farmi toccare da lui. "T-Tutto ok ... tranquille ... Due minuti e vengo ..." Risposi, vergonadomi e dandomi della cretina per quell'involontario doppio senso. Daniele ne rise, lo guardai storto. "Sei sicura? Dai fatti vedere un secondo se stai bene ..." La richiesta, ...
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