1. Ricordi - week end al mare


    Data: 16/03/2018, Categorie: Etero Autore: mcrisone, Fonte: Annunci69

    ... armeggiano con i miei pantaloni, mi tira fuori il cazzo diventato durissimo ed inizia un movimento lento ed avvolgente; mi fermo ed inizio a gemere al contatto, si abbassa e si infila il mio uccello in bocca leccandolo e baciandolo.
    
    Io ne approfitto ed infilo due dita nella sua fica bagnata e quando la sento gemere con l’altra mano accarezzo il suo meraviglioso buchino dietro; ci mettiamo nel sedile posteriore e baciandomi mi viene sopra infilandosi tutto il mio cazzo dentro saltellando. Tutto preso dall’eccitazione del momento la bacio appassionatamente e sento il suo primo godimento che mi allaga le cosce, si inarca urlando e continua nel suo galoppare; non resisto più, glielo dico e si sposta prendendo in mano il mio cazzo e lo fa venire sul suo addome con schizzi potenti che arrivano alle tette.
    
    “mi fai morire così” riesco a sussurrarle all’orecchio, “memo male che sei un angelo così puoi salvarmi”.
    
    “mi hai fatto godere” mi risponde, “mi piaci e vorrei rivederti”.
    
    Ci siamo rivisti ancora qualche volta, poi sono partito per il servizio militare e dopo un paio di lettere e qualche telefonata tutto si è spento o assopito.
    
    Dopo circa vent’anni da questo episodio mi ritrovo immerso nel lavoro e nella mia vita con moglie e figli quando un mercoledì mi arriva un messaggio dal mio amico Mauro che un nostro amico comune ha fatto un incidente in moto e che purtroppo ha perso la vita, e che i funerali sarebbero stati celebrati il sabato mattina successivo.
    
    Mi ...
    ... presento al funerale dove faccio le condoglianze ai genitori di questo ragazzo di neanche quarant’anni che ci ha lasciato, partecipo alla messa ed uscendo rivedo Raffaella diventata una splendida quarant’enne sempre mora ma con i capelli corti con lo stesso fisico magrolino di un tempo e noto immediatamente il suo seno straripante dal tubino nero che indossava.
    
    Mi avvicino e la saluto commosso, ci scambiamo due teneri baci sulle guance e cingendomi i fianchi con le mani provo lo stesso brivido di allora. Lei si scosta e sorridendo mi dice “non sei cambiato per niente”.
    
    Stavolta la fisso negli occhi mi avvicino e le sussurro nell’orecchiio “anche tu sei splendida come tanti anni fa e mi provochi sempre dei brividi con le tue mani”.
    
    Ci accordiamo per andare a prendere un caffè al bar e chiacchierando mi racconta che è stata sposata, ora divorziata, ha due creature meravigliose di 18 e 15 anni, fa l’impiegata e vive da sola con i figli, nella sua casa di allora, avuta in eredita alla scomparsa dei genitori.
    
    Ci facciamo prendere dalla nostalgia quando guardo l’orologio e le dico “mangiamo qualcosa assieme? Così continuiamo a rivangare il passato?”.
    
    “va benissimo, dove mi porti?” mi risponde, sorprendendomi dal modo in cui proferisce le parole.
    
    Chiamo a casa ed avviso che non rientro e che mangio qualcosa con qualche vecchio amico.
    
    Mangiamo qualcosa in una trattoria li vicino e continuiamo a raccontarci della nostra vita fino a quando esordisce seria “tra le tante ...