1. Odette, oui je suis putaine. -9a parte (messer verduzio, tino, e donna rosina che canticchiando...)


    Data: 19/03/2018, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... Magdalena a laver vetements e maison di lei…hora se vù madam laborè à la place di me, io fa con Tino, come pagata…compris ?”
    
    “Insomma, se ho capito giusto, io vengo a fare i lavori da donna Maddalena, e voi fate contento mio figlio Albertino…?”
    
    “Sì, madam ! Tino très sympa…oggi voi volete laborer per me, io feliciar Tino. Magdalena oggi adiuvata, Magdalena credo non paye…io solito adiuvare gratis, perché io presa casa affitto da lei…mentre vù fare pulizie a maison di Magdalena, io e Tino faire in maison di me ! …Bene ?!”
    
    Poi la madre si rivolse al figlio:
    
    “Figlio mio ! Andiamo da questa Maddalena, il patto è che mentre io lavo delle cose per questa donna, tu e la donnina vi divertirete alla magione sua…oggi siete fortunato figlio mio…”
    
    Tino, Odette, e sua madre Giuseppa si recarono presso la casa di Donna Maddalena; stava parlando con la solita amica di spettegolamenti vari, donna Rosina, la quale si era offerta di rifarle il letto affinché si riposasse; la bionda inquilina trovando l’uscio semi chiuso bussò egualmente. Venne pronunciato un pigro avanti…Odette e Giuseppa entrarono; Odette prese subito la parola:
    
    “Padrona Maddalena, vorrei presentèr Giuseppa, elle a dit à moi que peut vous aiutare per lavaggi à la maison et alle vetementi…può va bien ? Io oggi occupata. Non podria aiutare…”
    
    “Signora Maddalena, questa vostra inquilina mi disse che abbisognavate di aiuto per lavare vesti e il pavimento; se mi offrirete un pasto almeno oggi potrei fare io i ...
    ... travagli che dovea farvi l’inquilina vostra…può andarvi bene la cosa ?”
    
    Donna Rosina fece cenno alla sua amica Maddalena di accettare, ma la padrona nonostante il torcicollo ancora esitava; l’amica Rosina interloquì:
    
    “Se è per il pasto posso portarvelo io…sempre che a voi Giuseppa la cosa vada bene…e sempre che voi Maddalena accettate, naturalmente…”
    
    “Ma non so…la casa è già abbastanza pulita…e poi io non vi conosco signora Giuseppa…”
    
    “Maddalena ! Riflettete ! Questa vostra inquilina non è robusta punto, e ci metterebbe un’eternità ! Questa signora invece si vede che ha sempre lavorato; vi consiglio di accettare…si sbrigherà in quattro e quattr’otto !”
    
    Donna Maddalena, in sofferenza per il collo che teneva coperto con delle stoffe a mò di sciarpa, alla fine si arrese, e disse:
    
    “Allora Giuseppa, io devo mettermi a letto. Voi dovreste lavarmi il pavimento qui e nella stanza dopo; poi ci sono da lavare le robbe…pensate di finire entro il tramonto ?”
    
    “Oh sì !”
    
    “…e vi accontentate di un pasto ?”
    
    “Sì, signora !”
    
    “Ve lo cucinerete da voi stessa, ben inteso !”
    
    “Oh certo signora…senz’altro.”
    
    “Allora iniziate con la scopa nell’altra stanza intanto che io e Rosina parliamo qui…”
    
    Odette, grata per la sostituzione, salutò entrambe con sorriso ed inchino, poi uscì raggiungendo Tino che era rimasto fuori in strada. La bionda donnina fece cenno al ragazzo di seguirla. Se lo portò a casa. In salone c’era ancora la tinozza del suo ultimo bagno. Fece cenno ...
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