1. Odette, oui je suis putaine. -9a parte (messer verduzio, tino, e donna rosina che canticchiando...)


    Data: 19/03/2018, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... ancora questa qui ad una della mia età…allora Tino vi chiamate, signorino ?! Vi è piaciuta la mia bocca ? Così mi è sembrato…!”
    
    “Sì, mia signora…ma voi…non siete sposata ?”
    
    “Oh sì ! Anche mio marito è sposato, ma lì alla vigna anche lui giace con le sue contandinelle…siamo agiati e paghiamo il soldo sapete ?!…vorreste forse perdere quest’occasione ? Non temete per vostra madre ! Starà impegnata ancora un’ora…”
    
    “Beh, signora io…come vi chiamate…tante volte…lo debba sapere…”
    
    “Rosina, giovanotto, mi chiamo Rosina…oh sento che vi stà crescendo di nuovo…ne avete di voglia ! Il bello della vostra età ragazzo mio…beh le mani non me le mettete là, fra le mie gambe ? Non vi piace ? Toccatela e sentirete quanto è calda…!”
    
    Per incoraggiarlo Rosina baciò Tino un’altra volta, poi gli leccò il viso affamata della pelle giovane di lui…quindi gli offrì il suo collo che Tino baciò e leccò alla meglio. Giunto verso l’orecchio di lei vi calò dentro la lingua, mordendo lievemente il lobo con l’orecchino, e poi leccandolo ben addentro un’altra volta. Un brivido percorse donna Rosina: il ragazzetto ci sapeva fare…chissà perché era ricorso ad una donnina di malaffare, ancorché di una certa bellezza e finezza. Il ragazzo sentì coi propri capezzoli il seno caldo e prosperoso di quella donna che s’induriva…lei lo implorò:
    
    “Vi prego figlio mio, leccatelo, leccatelo bene…poi mi farò leccare anche la patacca se vorrete…Huh ! Ahnnn! Io mi bagno sotto parecchio se mi leccano le minne, e ...
    ... se me li succhiano come una vaccahhhhhhh ! Sì ! Leccatele, sì ! Cos’è ? Non vi piacciono…?”
    
    Tino prese a leccarle tutto prima un seno, baciandole l’altro, poi tornava a leccarne la pelle intorno al capezzolo, per poi succhiarlo all’improvviso come fosse un neonato con fame arretrata…e naturalmente la signora Rosina, di solito morigerata e fedele al marito, le bastò spiare il far sesso di quella olandesina, per sentirsi tra le cosce dei pruritini particolari, che aveva potuto estinguere solo la prima notte di nozze con suo marito anni prima…mentre adesso li stava estinguendo facendo sesso ben fresco con un ragazzo di cui poteva essere la nonna…s’impegnava Tino, e quella donna attempata sentendosi ben insalivate le tette, le si era aperta anche la vulva ricca di un bel pelo castano scuro e setoso da…asciutto. Eh sì, là sotto ormai era un zuppo di calore, e di lquamini trasparenti che s’appiccicavano alle mani di lui. Tino essendosi arrapato di nuovo, avvicinò il suo volto a quella fica abbastanza simile a quella che aveva spiato a sua madre durante la pubertà…vistala meglio gonfia e bagnata si accinse a leccarla, cercando di evitare il pelo umidiccio. Quando il ragazzo introdusse la propria lingua nella vagina interna, prese sulla propria lingua un filino di quel lubrificante naturale. L’assaggio gli fece aumentare la voglia d’intrusione linguale in cerca, mercè quella reciproca scarica di ormoni, di chissà quali sapori…il tono eccitato di donna Rosina aumentò la libido di ...
«12...161718...21»