1. Odette, oui je suis putaine. -9a parte (messer verduzio, tino, e donna rosina che canticchiando...)


    Data: 19/03/2018, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... lui, che aveva saldato le sue labbra al sesso di lei, materna e …puttana ! Donna Rosina riuscì a dire, mentre i seni le si intostavano, non visti dal ragazzo la cui bocca era impegnata in una comunione con quella vulva adulta…
    
    “…ohhhhhh ! Tino, figliolo mio, vi sto bagnando…lecca più in alto, ma voglio il cazzo…uhnn! Ahhhhh ! Ahnn !..il…huhhhh…il cazzo, non la lingua Tino mio…”
    
    “Sluuuuuurp ! Uhmmmmffff ! Slurp ! Lap ! Lap ! Uhummmm…”
    
    Tino aprì con le mani la vulva di quella disponibilissima donna, e leccò con grazia e delicatezza dove gli aveva detto lei, che aumentò i rantoli e gli affanni…
    
    “AHNNN ! Sìiiiiii ! Ahnn !...AHN !”
    
    Il cazzo gli era tornato duro; non aspettò che glielo prendesse in bocca…ormai pratico di penetrazioni lo infilò dentro lasciandosi cadere in quelle piacevoli carni calde e bagnate della grossa. S’impegnò a chiavare con il suo non grosso cazzo donna Rosina, la cui fica stava ancora scaldando e bagnando la cappella di lui, ogni istante più contento dell’affondo, e dello sprofondo in quelle carni così accoglienti. Donna Rosina, toltasi ogni inibizione, aveva abbracciato stretta il ragazzo fino ad introdurgli un dito nell’ano di lui, quasi a sottolineare il possesso femminile su quel chiavatore infaticabile all’apparenza. Il respiro di donna Rosina si fece più veloce, ed intenso; del pari il piacere che provava Tino a non vedersi interrotto il coito, che poteva continuare, mentre beato svolgeva le sue guance, che trovavano il caldo seno di ...
    ... quella donna, da qualunque parte le volgesse…quando affamato di donna, le succhiò il turgido capezzolo ben eretto di lei, gli partì purtroppo la seconda sborrata, che la donna accolse di buon grado dentro di lei. Non v’era pericolo che finisse incinta alla sua età. Ad ogni sparo si godeva la sensazione di donare sé stesso a quel corpo accogliente; ma al tempo stesso si accorgeva che il cazzo, e solamente il cazzo, gli trasmetteva la sensazione di unione con il corpo di quella donna. Il transito della sua anima in quel corpo era da rimandare…magari per un’altra occasione…chissà…stremato dall’orgasmo, il secondo della giornata, crollò nel corpo di lei, che gli concesse una mezz’oretta di sonno, una parte del quale in congiunzione dei sessi. L’ultima cosa che ricordò d’aver sentito era più o meno:
    
    “Rimanete dentro, Tino mio ! Rimanete dentro…”
    
    L’invito a restare glielo diede con dolcezza e ciò favorì la sua perdita di conoscenza fra i suoi seni…
    
    Quando si svegliò Rosina si stava facendo aiutare da Odette a chiudere la gonna…
    
    Il ragazzo, che aveva dormito profondo e senza sogni, ricordò ciò che aveva fatto e quanto bene era stato con donna Rosina, per cui balzò dal letto, e s’infilò sotto la gonna di lei, che non aveva indossato i mutandoni poiché si erano bagnati quando li aveva usati per asciugare lui. Scomparso sotto la gonna, mentre Odette rideva dell’imbarazzo di Rosina, cercò il culo di quella procace signora, e dopo aver allargato le natiche per vedere il buco ...
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