1. Odette, oui je suis putaine. -9a parte (messer verduzio, tino, e donna rosina che canticchiando...)


    Data: 19/03/2018, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... arrestano gli armigeri non si andrà oltre la protezione diplomatica…”
    
    >-“Che vuol dire protezione diplomatica, mio signore ?! Forse l’immunità ?”
    
    >”Assolutamente no, donna ! Quella solo l’ambasciatore, il segretario di legazione, l’addetto navale e qualche altro funzionario, nonché le loro mogli ! I cittadini comuni come te se finiscono arrestati un funzionario dell’ambasciata di assicurerà che tu non venga messa a morte senza un processo regolare, e verrà a colloquiare con te se resterai arrestata a lungo…la protezione diplomatica è ben poco donna !”
    
    Odette capì che non era il caso di chiedere l’aiuto del personale di legazione, per cui provò a chiedere a lui direttamente in maniera più umile…
    
    >-“Mio signore ! La mia missione qui finirà comunque prima della prossima Luna. E non recherà imbarazzo a Solimano, perché privata ! Se non vuoi fornirmi tu la polvere dimmi a chi potrei rivolgermi ! Pagando a vista, ben inteso ! E se finisco in un carcere giuro sul Corano che non chiederò la protezione della legazione turca, ma voi mio signore aiutatemi o non potrò portare a termine quanto mi è stato assegnato…”
    
    Verduzio continuò a scrutarla per darle modo di riflettere, poi trascorso un buon minuto in silenzio le chiese nuovamente:
    
    >-“Perché non vuoi dirmi di più ? Non i particolari, solo quello che dovresti fare; forse se è meritevole lo scopo posso aiutarti a farti conoscere chi possa farlo meglio.”
    
    >-“Mi dispiace mio signore, non posso dirtelo.”
    
    >-“Vuoi far ...
    ... saltare il muro di una banca forse ? Insomma una rapina, sto indovinando…dimmi su !”
    
    >-“Qualcosa del genere !”
    
    E qui infatti Odette non mentiva: solo che non doveva far saltare in aria il muro di una banca, ma le mura di una caserma spagnola, morendo nell’attivare l’innesco, e portare con sé un numero di militari spagnoli, almeno pari a quello del plotone (sbandato) che aveva visto uccidere i suoi genitori; ma questo non gliel’avrebbe rivelato. Poi le venne un’idea:
    
    >-“Mio signore ! Al comandante Turgay serve denaro; vuol mettersi in proprio, e riscattare in proprietà il suo galeone. Mi ha chiesto di attivarmi qui ad Otranto, che ci sono parecchie banche; un colpo andato a segno risolverebbe. Il comandante mi ha detto che posso tenere il 10 per cento del provento, e ovviamente una parte di quel dieci lo potrei girare a te, mio signore!”
    
    >-“Dunque ad un corsaro che depreda galeoni veneti e spagnoli tutto quello che serve non è che del denaro di rapina…mah !”
    
    Ovviamente Verduzio non aveva creduto una sola parola del corsaro che chiede alla sua prostituta una rapina, dato che quel mestiere lui e il suo galeone già lo facevano, sia pure spartendo col governo turco, che poteva avergli benissimo conferito la lettera di corsa che autorizzava il pirata Sirdar Turgay a fregiarsi del titolo di Corsaro…avrebbe potuto e forse dovuto torchiare di più Odette, ma decise di giocare d’astuzia…nondimeno di avvertire la donnina delle conseguenze del suo agire…
    
    >-“Potevi dirlo ...
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