Il desiderio nascosto
Data: 20/03/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autoerotismo
Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu
… se ci penso, guardando la scena davanti ai miei occhi, mi è quasi impossibile realizzare come, un solo anno fa, una situazione del genere sarebbe stata impossibile. Persino ora, che vedo tutto questo accadere davanti ai me, che ne vengo coinvolto, che ne traggo beneficio, mi è difficile accettare che sia proprio Romina ad avere organizzato tutto questo, lei che, poco più di trecento giorni fa, aveva paura della sua stessa ombra. Era giunto per me il momento di cogliere i surreali frutti del suo cambiamento, una mutazione che io stesso avevo scatenato e che, incredibilmente, era andata ben oltre le mie più esagerate aspettative, prima di lasciarmi avvolgere dalla follia però, con un ultimo respiro ripensai alla Romina di un tempo ed a come tutto questo era cominciato.Era stato Renato stesso a chiedermi di intervenire, quel giorno, dopo che lui e Romina, la sua ragazza da ormai un paio di anni, avevano litigato. Lui era tornato per qualche notte a casa sua e mi aveva pregato di passare all’appartamento che divideva con la ragazza per prendere un paio di cose, sfruttando poi l’occasione come scusa per fare quattro chiacchiere con la sua dolce metà.L’idea non era certo di mio gradimento ma mi sentii in dovere di dare una mano al mio amico, dopotutto il nostro motto era sempre stato “Bros before hoes”, i fratelli prima delle stronze, come avevamo sentito dire in qualche telefilm americano. Nonostante la nostra amicizia di lunga data e la reciproca fiducia che legava Renato e ...
... me, sapevo bene che la sua scelta di mandare me a parlare con Romina non era stata dettata dalla profondità della nostra amicizia ma da una mia specifica virtù, la capacità di condurre, diplomaticamente, una discussione, una conversazione o una trattativa, qualsiasi fosse l’argomento in questione.La questione, per l’appunto, era piuttosto delicata e si era reso necessario l’intervento di qualcuno che non solo potesse mediare tra le due parti in causa ma che, forte di una cultura lontana da quella dell’italiano medio, non avesse un codice morale tanto forte da impedirgli di parlare apertamente di cose potenzialmente imbarazzanti, personali ed intime; una persona che non avesse paura di parlare, in maniera franca e decisa, dell’argomento piuttosto scottante che aveva causato la lite; una persona dotata non solo di una minima esperienza nel campo ma anche di una mentalità aperta e di un vocabolario in grado di aggirare gli ostacoli più pericolosi di una conversazione che si preannunciava accesa, come minimo. L’unica persona che Renato conosceva, dotata anche solo di alcune delle caratteristiche necessarie, ero io.Per tutto il tragitto, lungo, in verità, non più di dieci minuti, dalla porta di casa mia al citofono dell’appartamento di Romina e Renato, cercai di pensare a qualcosa di intelligente da dire, qualcosa di toccante, profondo e razionale da usare per dare inizio alla conversazione che ero stato inviato a svolgere, qualcosa che potesse aiutare Romina a parlare dei problemi ...