Il desiderio nascosto
Data: 20/03/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autoerotismo
Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu
... che, di recente, aveva avuto con il mio amico. Sapevo bene, infatti, che Romina non avrebbe parlato volentieri dei suoi recenti litigi, particolarmente perché, come Renato mi aveva già spiegato, non senza qualche imbarazzo, le recenti difficoltà della coppia erano dovute ad incomprensioni nella sfera sessuale, un tipo di problematica difficile da affrontare con chiunque ed in particolare, almeno credevo, con Romina, una persona piuttosto nota per il suo carattere schivo ed ansioso, per i suoi modi “perfettini” e distaccati e, forse l’ostacolo più grande, per la sua fortissima fede cattolica.Così, quando premetti il dito indice sul pulsante del citofono, non ero, nonostante i miei sforzi, riuscito a pensare ad una sola frase che potesse introdurre l’argomento senza offendere l’acuta sensibilità di Romina.“Ciao, Sali.” Disse la sua voce dal piccolo speaker dell’impianto citofonico, seguita dal classico rumore della serratura elettrica che apriva il portone, lasciandomi accedere alla rampa di scale che mi avrebbe condotto verso l’appartamento giusto. Ancora privo di una frase di apertura, feci le scale e, dopo un rigoroso e deciso “permesso” entrai spedito nella porta, già aperta, dell’appartamento di Romina.La ragazza era, come di suo solito, vestita in maniera sobriamente elegante, con un lungo maglione nero, piuttosto pesante, molto più adatto ad un’anziana signora, che ad una ragazza nemmeno trentenne. Una lunga gonna del medesimo colore, anch’essa piuttosto monotona, le ...
... copriva la parte inferiore del corpo e, insieme al maglione già citato, contribuiva a nascondere ogni centimetro di pelle che non appartenesse alle mani o al volto. L’unica forma della ragazza in gradi di farsi notare, nonostante la bardatura, era il suo seno, uno di quei grani seni materni che le ragazze un po’ più in carne, come Romina, tendono spesso a tentare, invano di nascondere, come se la sua presenza le facesse apparire ridicole.Romina, come già detto, era un po’ in carne, anche se non eccessivamente, ed oltre al suo seno prospero poteva vantare di una pelle che, per il poco che lasciava vedere, era liscia e morbida, dotata di una elasticità e di una delicatezza fuori dal comune, interrotta, raramente, da qualche neo qua e là. Gli zigomi marcati, le guance rotonde, gli occhiali, i capelli lisci e sempre pettinati ed il suo modo di fare molto ordinato, contribuivano a darle, almeno così mi era sempre sembrato, un’aria di semplicità, di vita d’altri tempi.Nonostante la situazione già per se imbarazzante di un amico del proprio partner, venuto a prendere delle cose per lui dopo un litigio, Romina non perse nemmeno per un secondo le sue rinomate buone maniere e mi fece accomodare sul divano, in salotto, prima di consegnarmi un piccolo sacchetto di plastica con le poche cose che sarebbero servite a Renato durante la sua breve (o almeno così si sperava) assenza. Prima che potessi dire qualcosa, inoltre, mi trovai fornito di tazza di the, bustina di dolcificante (non mi piace ...