Il desiderio nascosto
Data: 20/03/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autoerotismo
Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu
... li per sostenere la causa di Renato, non la sua, dimenticando il suo freddo e robotico vocabolario, la sua distanza di sicurezza ed il suo tono da lady settecentesca. La conversazione fu un crescendo continuo che, infine, la portò a confessare che i due non si erano mai nemmeno visti nudi, troppo imbarazzati dai propri corpi, preferendo sfogare i propri istinti senza mai spogliarsi del tutto, rimanendo sempre coperti da una t-shirt, da un maglione o da un pigiama e liberandosi, timidamente, solo della parte inferiore dei propri indumenti.“Scusami…” dissi appena ebbi modo di aprir bocca “…ma se renato non si lascia andare, perché non ci provi tu? Insisti, provaci, spogliati, fai una follia, se non te la senti incoraggia lui a farne una, seducilo, sorprendilo. Se nemmeno in quel caso ti segue, allora potrete parlarne, ma se nessuno di voi fa il primo passo, come potete pretendere di migliorare?”“Io ho provato a sedurlo, credimi.” Disse, alzandosi dal divano e mettendosi davanti a me, in piedi.Romina sbuffò, seccata, non pensava più a ciò che stava dicendo o facendo, si era lasciata del tutto alle spalle le proprie ansie ed aveva, finalmente, trovato modo di esprimersi liberamente, di liberare le proprie frustrazioni. ora però, non riusciva a spiegare, ne a me ne a se stessa, i suoi fallimenti nell’incoraggiare Renato a prendere parte, in maniera più attiva, alla loro vita sessuale. Senza alcuna intenzione di proporsi a me, ma soltanto per dimostrarmi la freddezza del suo ...
... uomo, la ragazza allargò e piegò le gambe e si mise a cavalcioni sulle mie gambe. Il suo corpo era inaspettatamente caldo e la sua gonna, alzatasi necessariamente un po’ rivelò parte delle sue gambe, dotate anch’esse della pelle rosea, liscia ed elastica, che le contraddistingueva il volto.“Io ho provato un paio di volte a mettermi così.” Spiegò, muovendo leggermente il bacino “Mi struscio, lui inizia, io faccio due versi, pensando di incoraggiarlo e lui…”Romina si fermò e per un attimo non riuscii a comprenderne il motivo, poi, sentendo una parte del mio corpo toccare inaspettatamente il suo, mi accorsi che, contrariamente alla mia volontà, ma soprattutto senza nemmeno essermene accorto, mi ero eccitato. Romina era visibilmente imbarazzata e, penso, non sapeva come reagire, almeno così credevo.“Vedi,” disse arrossendo “con lui questo non succede mai.” Ci fu una breva pausa, un imbarazzante silenzio che sembrò durare in eterno. “Ma cosa sto facendo?” disse poi lei, accortasi finalmente di essere in ginocchio su di me e di essersi strusciata, sebbene a scopo dimostrativo, contro il mio corpo. Romina pareva essere paralizzata, penso volesse spostarsi ma l’imbarazzo per la situazione e la sensazione della punta del mio pene che le sfiorava le cosce, sebbene l’azione stessa fosse dettata da lei, non da me, la bloccava, rigida, su di me, facendo si che, come nel più classico dei circoli viziosi, il mio membro, da sotto i jeans, continuasse a toccarle il corpo, sebbene da sopra il ...