Il desiderio nascosto
Data: 20/03/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autoerotismo
Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu
... pulsare, come stesse prendendo vita propria. Lei si staccò improvvisamente.“Vengo…ah…ah…AH!”Il terzo gemito fu forte, lungo, intenso, i suoi movimenti non rallentarono ma si intensificarono a tal punto che dovetti trattenermi per non esplodere sul più bello. Il suo orgasmo fu potente a tal punto da lasciarmi stordito, ipnotizzato dal movimento, incapace di reagire. Colmata la sua sete di piacere e si sfilò il mio membro dalla vagina con un ultimo, soddisfatto gemito. Si inginocchio, strusciandosi il glande contro i seni lungo la discesa. Voleva succhiarmelo ancora ma io non potevo più resistere. Dopo essere passato su quelle tette paradisiache, il mio cazzo rimbalzò contro le sue labbra ed al primo tocco della sua lingua eruttò in un orgasmo che non potevo in alcun modo trattenere. I primi schizzi le bagnarono il viso ma lei, desiderosa di ricambiare il piacere datole, non lasciò che il mio piacere finisse così.Velocemente, Romina mi afferrò il pene e prese a menarlo, senza ina minima pietà per il mio corpo, tremante dal piacere e per le mie grida. Persi il controllo e mi lasciai mungere, guardando ogni goccia di spera coprirle il viso, docciale il seno, caderle in bocca, macchiarle gli occhiali. La Romina timida ed inibita, incapace di sedurre il suo partner era solo un lontano ricordo, quella che ora era davanti a me era una creatura diversa, appagata, felice di essere coperta della mia sborra, desiderosa, lo vedevo nei suoi occhi, di poter ripetere la doccia ...
... appena compiuta. Ansimante, mi appoggiai ancora allo schienale del divano, mentre lei, coperta del mio seme, si sedette in terra, poggiando la schiena contro il muro.Quando lasciai l’appartamento, circa un’ora dopo, tutto sembrava tornato come prima. Le finestre aperte avevano lasciato rientrare l’aria fresca invernale e l’odore di sesso sfrenato che per un po’ aveva dominato la stanza era scomparso. Il pavimento era pulito, i vestiti di Romina erano in lavatrice e nuovi indumenti, anch’essi sobri e scuri coprivano ogni centimetro della sua pelle. Lei mi salutò con due baci di cortesia sulle guance e, sorridendo, chiuse la porta.“Ci vediamo! Ciao!” disse mentre l’uscio si chiudeva. Tutto sembrava essere tornato come prima se non che, quando la porta era oramai quasi chiuso, le sentii sussurrare “Grazie di tutto… sei stato fantastico…”.Scesi le scale e tornai in auto, mi diressi verso casa colmo del senso di colpa che è naturale avere, dopo aver fatto sesso con la ragazza di un amico. Nel mio cuore, nutrivo la speranza che la mia cattiva azione potesse, in qualche modo, risvegliare la passione in una coppia spenta, che potesse salvare Renato e Romina, oltre che il loro rapporto. Mentre infilavo la prima, ed il motore iniziava a spingermi verso casa, nemmeno mi rendevo conto di quanto le mia azioni, quel giorno, avrebbero scatenato. Di quanto, nel giro di qualche mese, le cose sarebbero cambiate e di quanto Romina sarebbe mutata nelle settimane a venire.Continua…