1. Emanuele 2.0


    Data: 24/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: honeybear, Fonte: Annunci69

    “Mmmm… A ben pensarci, non puoi certo servire a tavola così conciato…” la sua voce mi arriva da dietro le orecchie mentre mi sbenda.
    
    La luce artificiale mi trafigge le palpebre costringendomi a socchiuderle; nella mia mente l’eco delle sue parole: penso si riferisca al mio abbigliamento, diciamo stravagante, per una cena tra amici…
    
    Attendo che gli occhi si abituino alla ritrovata libertà e mettano a fuoco il luogo in cui ci troviamo.
    
    Il bagno.
    
    L’acqua della doccia scorre calda. Tra nuvole di vapore lo sento armeggiare con i lacci del mio travestimento. Prima di liberarmene delicatamente, si attarda sul petto già nudo per strizzarmi ed attorcigliarmi i capezzoli.
    
    “…Sentili come sono turgidi…”
    
    Reclino il capo sulla sua spalla. Le sue dita scorrono veloci lungo la linea dei miei fianchi, per perdersi tra i peli del mio addome e del mio pube. Si arrestano in corrispondenza del plug. Lo ravanano per benino strappandomi un lamento.
    
    Mi bacia sul collo; poi lo sento abbassarsi: la sua lingua si fa strada tra le mie chiappe, mentre le mani riprendono a muoversi sinuose sulla seta dei collant. Dopo aver massaggiato le cosce, quasi me le stesse modellando ex-novo, li sfila con consumata abilità.
    
    Il mio uccello, sotto i colpi che la punta della lingua sta vibrando alle palle, sussulta: mai avrei pensato di eccitarmi tanto mentre un altro uomo mi spoglia come fossi la sua donna.
    
    Fingendo di accertarsi che il reggicalze sia ancora allacciato, con una mossa ...
    ... decisa, mi sfila il dildo che da ore lacera il mio culo. Mi sfugge un grido, subito soffocato dalla sua mano calda.
    
    “Sshhtt…” mi sussurra dolcemente mentre finisce di denudarmi.
    
    Il suo modo di fare ora, sembra quello di un amante attento e servizievole. Non di un Padrone cinico ed arrogante. Mi soffia nelle orecchie e lungo il collo e mi spinge dotto la doccia.
    
    D’un tratto realizzo a cosa si riferiva con l’aggettivo ‘conciato’: il suo servitore dev’essere impeccabile, non certo imbrattato dai resti biologici della recente scopata… Quindi non era certo al look stravagante che faceva riferimento…
    
    Lui mi raggiunge subito dopo essersi liberato degli stivali e dei pantaloni di cuoio.
    
    Prende una spugna versandoci sopra del docciaschiuma ed inizia a strofinarmi dolcemente.
    
    “Voglio che tu faccia lo stesso!” mi ordina porgendomela. Mi accingo ad accontentarlo quando, a sorpresa, mi passa un braccio attorno alla vita: mi avvinghia a sé iniziando a baciarmi.
    
    Lo fa dapprima dolcemente e poi sempre più appassionatamente.
    
    Voracemente.
    
    Non posso che assaggiare ancora una volta la sua lingua, e poi lasciarlo fare.
    
    I nostri gemiti sono soffocati dal ticchettio dell’acqua che seguita a scorrere sui nostri corpi.
    
    Sono eccitato: il cazzo sembra volermi esplodere tra le gambe. Si stacca. Sorride.
    
    “Forza… - mi incita – Vieni… Vienimi addosso… Voglio che sborri strusciandoti su di me…”
    
    Il mio sguardo esprime dubbio e preoccupazione.
    
    “È sempre il tuo Padrone ad ...
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