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Emanuele 2.0
Data: 24/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: honeybear
... di me e pressandomi contro la massiccia porta – Sì, anche quello di Leo ha il suo bel perché, ma il tuo… – è infoiato come un toro da monta. Il suo respiro pesante mi penetra nelle orecchie mentre mi preme il viso contro il legno scuro – …Cazzo, il tuo non ha paragoni!!” Sento le sue mani enormi dappertutto: sulle spalle, lungo i fianchi, tra le cosce. Sono mani forti, che sanno il fatto loro e che esplorano ogni centimetro di pelle e di pelo: si sono insinuate nuovamente nell’elastico del perizoma e stanno facendo scempio del mio uccello. È duro da morire e sbrodola liquido prespermatico dappertutto. “Sentila come è eccitata questa troia!!!! – mi sibila in un orecchio mentre mi toglie la gagball per farmi leccare i miei umori – A nulla sono valse le frustate!! – e, rivolto ad Alberto continua – Sarà dura da domare!” “Ci riusciremo vedrai. – commenta gelido il medico – E alla fine dell’addestramento ci sarà riconoscente per tutto ciò che avremo fatto per lei! – anch’egli mi si avvicina. Mi serra le mascelle in una stretta così possente che ho paura me le fratturi – E ci ricompenserà del tempo e dei sacrifici spesi, assecondando ogni nostro desiderio. Vero!? Rispondi schiavo!!” “Sì… - con un alito di voce riesco a rispndere – …Sì Padroni!!” Le due mani che afferrano le mie e le portano a tastare due mazze durissime, sono l’inequivocabile segnale d’approvazione. Poi mi ritrovo nuovamente in balia del coach assatanato. Le sue dita si agitano sul plug: lo sfilano ...
... ed infilano come se stessero giocando con una cannuccia in un bicchiere. Il dolore è lancinante, ma il senso di eccitazione che mi batte in testa lo surclassa nettamente. “Te lo aprirò per bene… - sempre riferendosi al mio culo - Te lo aprirò a tal punto che m’implorerai di non smettere… - le mani risalgono lungo i fianchi per farmi girare. Mi osserva con disappunto - Questo però non va bene!!!! – il pizzo del bustier finisce in brandelli come fosse carta velina. Le sue dita stritolano energicamente i capezzoli – Alberto, trovagli immediatamente qualcosa di più adatto!!” Sento aprire il baule e subito dopo un tintinnio. Il medico mi para davanti una catena con fissate alle estremità due pinze. “Perfetto!! – e la prima pinza si chiude su uno dei due capezzoli. Stringo i denti per il dolore – Assolutamente perfetto!” idem la seconda. E la catena finisce dritta nella mia bocca. “Sei contento schiavo!?” Non ho nemmeno il tempo di annuire col capo: mi fanno accucciare a quattro zampe per agganciarmi la catena al guinzaglio di pelle nera. “Ora, con quella baldracca della nostra cagna, spostiamoci pure in sala da pranzo: comincio a sentire un certo languorino!! - li seguo docilmente – Sai, questa gran troia ha passato l’intero pomeriggio a riassettare in vista della serata!! Diglielo stronza…” e da uno strattone al guinzaglio. “Sì Padrone. È così!” “E non permetterti di alzare lo sguardo su di noi lurida puttana!! – Alberto dietro di me, infila un piede tra le ...