1. Lei e lui, lei e lei, lui e loro.


    Data: 26/03/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... detto che io, esito, non so come dirlo, sono vergine. Dall'espressione capisco che non ero stata abbastanza chiara. Ride. Questa poi...mi stringe e per la prima volta mi bacia con foga vera. Però qualche bacio l'ho dato, dico poi, per ripicca alla sua risata ed ancora trasognata, fuori di testa. Credevo di aver dato qualche bacio, non così, però. Non così come? MI solleva da terra e mi depone sul letto. In pratica non esco da casa sua per i tre giorni seguenti. Il lavoro? E chi se ne frega! Sono con il mio uomo e solo questo conta! Ho qualche linea di febbre, normale, dice. Non me ne frega niente. Fa venire due volte il pasto da una trattoria vicina, due volte usciamo a cena, mentre per il resto traffico io con i fornelli e quanto offre il frigorifero di uno scapolo. Vorrei chiedergli il permesso...perchè dovrei chiedere il permesso per raccontare a Fannì...poi lo capirebbe al volo. Facciamo l'amore come furetti ed io godo da morire. Mi sorprende mentre stiamo per salutarci. Lo racconti a tua sorella? Perché no, non dovrei? Ci siamo sempre dette tutto. Raccontale pure tutto, se mai farò l'esperimento anche con lei. Porco gli dico, ma rido. Non sei gelosa? Di Fannì. Non so... Non credo. Fanniì invece sta via ancora quasi una settimana ed io passo le ore,i giorni e le notti con il mio Peter. Ho un uomo, sono di un uomo che amo. Lo amo? E lui mi ama?Come sono scema! Domani Peter parte per qualche giorno e tra qualche giorno torna Fannì; torna Fannì che già qualcosa sospetta. No ...
    ... continuo, non è per questo che mi sento scema. Ho perso quindici anni di scopate. Sei decisamente stata scema, mi dice, dai che recuperiamo.Mi sono chiusa in casa per due o tre giorni, devo lavorare ed ho anche le mie cose, quindi sono contenta di essere sola. In situazioni del genere mordo. E finalmente vedo uscire Fannì dal settore chiuso dell'aeroporto, più bella e pimpante che mai. Mi racconta del lavoro, andato bene, delle prospettive di un altro lavoro che è certa di ottenere, meno certa che le paghino quanto ha chiesto. Forse troppo, dice, ma voglio sfondare , lavorare di meno e guadagnare di più, e continua su questa falsariga parlando quasi sempre lei per un' ora, fino a casa. Un'ora o poco più tardi la valigia è già sul soppalco e facciamo la doccia. Mi sei mancata mi dice poi. Abbiamo mangiato un boccone e siamo andate a riposare, in camera di mamma. E' normale dopo una separazione come allafine è stata questa, più lunga del previsto, oppure quando abbiamo qualcosa da dirci. E' lei che ha in genere qualche novità. Con Maurizio è finita e male. Lo dice con voce priva di qualsiasi inflessione, atona. Ci resto male anch'io sapendo quanto ci tenesse a Maurizio. A te non è piaciuto sin dall'inizio, dice pianamente, esita un attimo, più di un attimo. Avevi ragione tu, è uno stronzo, un grandissimo stronzo. Mi spiega cosa l'abbia fatta imbufalire sino a questo punto e capisco di aver sbagliato nel giudicarlo. E' peggio di quello che pensassi. Sto in silenzio, non so cosa ...
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