Io, il mio trapano e l’inquilina del decimo piano
Data: 29/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: sormejo
... delicatamente raffinata signora…
La impalai tutta d’un colpo e lei, molto rumorosamente, rese palese il suo totale gradimento.
Ripensandoci a freddo credo che sia stata la scopata con meno preliminari dei miei oltre quarant’anni di utilizzo scopereccio del cazzo.
Lei sembrava indemoniata: si muoveva avanti e indietro impalandosi sul mio cazzo imponendo il veloce ritmo da lei desiderato.
Io praticamente pensavo a reggermi alla sua vita con il panorama delle sue splendide chiappe, era lei che faceva tutto.
Intanto, con la voce rotta dai colpi che facevano battere le palle sul suo monte di Venere, diceva:” Che gran trapano che c’hai!!! Grosso e duro!!!” e poi: “Sfondami, fammi godere!!! Tutto fino alle palle!!!”
Mi sentivo un po' uomo-oggetto, ma quella situazione mi piaceva molto.
Intanto mi stavo facendo una mega scopata con una stupenda donna (o mi si stava facendo lei… ma questi sono dettagli…) e poi ero curioso di vedere come sarebbe andata a finire.
A un certo punto avrei voluto cambiare posizione: il ritmo era sostenuto e la pecorina è per me una delle posizioni più stimolanti, non me la volevo giocare in pochi minuti, ma lei insistette e non cedette di un millimetro “ Non ti muovere che vengo!”
E infatti dopo ancora una ventina di decise stantuffate venimmo entrambi praticamente assieme.
In realtà prima ho sentito lei che godeva tremando e allora ho mollato le redini e sono venuto anch’io, al galoppo, dentro lei, schizzando ...
... abbondantemente.
Lei si era bagnata copiosamente; si sfilò da me, sedendosi sul divano e continuando, con delicatezza, a sfiorarsi il clitoride sempre più lentamente ad accompagnare il suo godimento fino a fermarsi, esausta e sdraiarsi sul divano.
“Scusami, avevo proprio bisogno di carne di maschio!” disse in un fiato.
“Quei bischeri che mi scopo, lecca lecca, tre colpetti coi loro cazzetti ma poi fine!… A te t’avevo capito che c’hai un cazzo vero, un gran trapano!”
La comprendevo perfettamente.
Anche a me, a volte, capita che non mi interessino coccole e bacini ma che mi vada di passare al sodo con una scopata a sangue senza perdere tempo in preliminari.
“Però anch’io te la leccherei volentieri!” dissi guardandole la figa, ancora gonfia e aperta.
“Ma che devi andare via subito?” fece “Il tu bel trapano me lo vorrei gustare anch’io!”
Dal mio sorrisone capì che il programma mi “garbava assai” per dirla alla sua maniera.
Le presi una mano e le leccai le dita infilandole in bocca rendendole chiaro che non avevo fretta ed ero
d'accordissimo con il suo programmino…
“Ti va una doccia assieme?” e mi portò nel suo bagno in cui troneggiava una mega cabina doccia con idromassaggio di almeno un metro per due.
Li, sotto un getto di acqua tiepida mi insaponò per benino ovunque, ma con particolare attenzione per i gioielli di famiglia e per il cazzo che, seppure a riposo, era ancora un po’ barzotto e quindi di misura abbastanza ragguardevole.
“Cerca di non fartelo ...