1. Io, il mio trapano e l’inquilina del decimo piano


    Data: 29/03/2018, Categorie: Etero Autore: sormejo, Fonte: Annunci69

    ... venire duro subito, mi piace leccarlo quando è grosso ma ancora morbido!” e me lo prese in bocca sotto il getto dell’acqua.
    
    Era però davvero una grandissima pompinara, si dedicava ad ogni millimetro quadrato di superficie e quindi non era facile non eccitarsi.
    
    Pensavo alla povera nonna che non c’era più, all’IMU, alla riparazione della macchina, allo stronzo del secondo piano, ma…
    
    Ad un certo punto era tornato totalmente eretto, il mio cazzo, come e meglio di come era pochi minuti prima mentre mi pompava furiosamente.
    
    Ed anche questo era una novità: di solito tra la prima e la seconda, dopo aver compiuto i cinquant’anni, avevo bisogno di una buona mezz’oretta… ma con Maila mi sembrava di tornare ragazzo.
    
    La feci alzare, e sotto il getto dell’acqua mi avvicinai con il viso alle sue labbra e le sfiorai con le mie
    
    Lei mi infilò la lingua in bocca, e cominciammo ora quello che di solito si fa come preliminare…
    
    Limonammo selvaggiamente.
    
    Saremo stati un quarto d’ora sotto l’acqua tiepida baciandoci, leccandoci e toccandoci ovunque a vicenda.
    
    Io dedicandomi ai suoi capezzoli, eretti e sensibili, lei che aveva scoperto in due minuti uno dei miei punti più sensibili, sui fianchi, e mi stava torturando piacevolmente procurandomi lunghi brividi di piacere.
    
    Ma io non vedevo l’ora di assaporare il suo “dolce frutto del desiderio” (come si legge sui romanzi Harmony più spinti...) quindi chiusi l’acqua e la asciugai dolcemente con un morbido telo di spugna, ...
    ... con cui rapidissimamente mi asciugai anch’io, la presi in braccio come una sposina e la portai in camera, la stesi sul lettone e le aprii le gambe letteralmente tuffandomi su quello spettacolo di figa.
    
    Le feci un vero e proprio ”tappetino di saliva” lavorando lungamente di lingua dall’interno cosce alle labbra e finalmente al sensibile clitoride che proprio perchè tale aveva bisogno di un’azione delicatamente insistente, per arrivare all’orgasmo senza infastidirla con un eccessivo sfregamento.
    
    Al momento buono, pur continuando il mio lavoro di lingua, le infilai due dita con il palmo rivolto verso l’alto andando così a cercare con i polpastrelli di stimolare il cosiddetto punto G.
    
    Non sempre riesce e non tutte le donne sono sensibili a questo.
    
    Per Maila fu come se avesse messo due dita nella presa della corrente.
    
    Era evidentemente una donna dall’orgasmo vaginale piuttosto che clitorideo, e come prima aveva goduto con il mio cazzo ora godeva con le mie dita.
    
    “Daiiii” quasi urlava.
    
    “Si, ancora dentro, non fermarti! Non ora, cazzo!!!”
    
    Io continuai fino a sentirla venire e Maila era una che quando veniva, veniva!
    
    Tremava tutta e si lasciava andare all’orgasmo fino allo sfinimento bagnandosi abbondantemente.
    
    Capivo che era meglio lasciarla tranquilla per un pò, ma anch’io desideravo scoparla ancora e glielo dissi...
    
    “Inculami”, disse lei “Trapanami pure quello!!!”
    
    WOW!! Me lo preparai per benino il suo bel culetto: prima con la lingua e la mia ...