-
Soggiogata
Data: 03/04/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987
... cosce in un movimento che a lui non sfuggì. “ma come siamo sensibili…….” “ti prego……mi fai male…….” “si ma mi sembra che non le dispiaccia……..” Non solo non mi dispiaceva…. stavo per venire!!! Avrei pagato qualsiasi cosa per riuscire a nasconderglielo. Per fortuna lasciò la presa appena in tempo e io allontanai le tette da piano del tavolo ma così facendo ebbi di nuovo la possibilità di vedere quel bastone. “toccalo!!” era passato al tu “ma no…che dici…c’è Giorgio e mio marito….” “vorresti ma non lo fai solo perché ci sono loro?” “no…io voglio dire…..” “basta!!!” Mi prese la mano e se la portò sul cazzo…….ero terrorizzata, poteva entrare qualcuno anche se stando tra lui e la porta forse avrei potuto nascondere la situazione, ma la paura peggiore era dovuta al fatto che mi piaceva, lo volevo toccare, ero felice. Finalmente sentivo quella cosa che avevo sognato nelle notti precedenti: era immensa, era calda da morire, era liscia come la seta ma era dura come il marmo….ero soggiogata, senza la minima possibilità di reagire Lui rimase li fermo gustandosi la scena di me che con le guance viola osservavo la mia mano sul suo scettro bollente come se non mi appartenesse. In quel momento sentii dei passi e vidi mio marito che passando parlava al telefono buttando uno sguardo all’interno con un cenno di saluto. Anticipando nuovamente la mia reazione Antonio mi serrò il polso impedendomi di ritrarre la mano in modo che Andrea (mio ...
... marito) passasse mentre sua moglie teneva in mano un uccello proprio davanti a lui. Ero disperata, in balìa di un ragazzetto e soprattutto in balìa del mio corpo che incurante delle proteste della mia mente, anelava quel contatto e perfino quella situazione depravata. La mano che mi serrava il polso ammorbidì la presa e dette un piccolo impulso al mio braccio prima di lasciarlo, facendomi capire che dovevo muovermi. Iniziai a scorrere lentamente in su e giù su quel palo di carne saggiandolo con le dita, come se il massaggio non fosse per il suo piacere ma fosse la mia mano a desiderare di essere massaggiata da quell’affare. Tenevo le cosce talmente serrate da farmi male alle ginocchia, sentivo le mutandine che non contenevano più i miei umori che ormai mi bagnavano le cosce….che vergogna!!! Antonio prese il telefonino e iniziò a farmi delle foto mentre io urlavo non farlo, ma l’urlo rimaneva dentro di me mentre all’esterno si vedeva solo una donna che obbediva silenziosamente e docilmente al suo padrone. “Scopriti una tetta” “ti…..ti…prego…no” “vuoi che posti le foto su internet?” “ti prego…perché mi fai questo……” Dissi quasi piangendo mentre però non smettevo di andare in su e in giù sul suo membro rovente. “perché ti piace…..è questo il tuo ruolo: una zoccola sottomessa in attesa di ordini….forza muoviti, e fallo con l’altra mano, non voglio che tu smetta di farmi la sega” Come un automa con la mano destra sbottonai un paio di bottoni della ...