12 - quella manosanta!
Data: 09/04/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: samantho91
... uscire del tutto e rientrare e io, contorcendomi più che mai per il quelle ondate violente di godimento, ebbi un violentissimo orgasmo senza toccarmi. La sensazione di piacere era così brusca e si estendeva a tutto il mio corpo che non fui in grado di capire se era un orgasmo anale, o "standard", o entrambi assieme. Voglio dire non c'era una specifica parte del corpo coinvolta nell'orgasmo, bensì tutto il mio corpo. Quando mi tolse la mano dal culo e riuscii a calmarmi un attimo mi accorsi di avere la bava alla bocca.
Fu una cosa pazzesca, Andrea rimase un pò a guardarmi così mentre il mio respiro tornava normale, a metà tra l'eccitato ed il preoccupato (secondo me la bava alla bocca l'ha spaventato), io gli sorridevo ampiamente per rassicurarlo e continuavo a borbottare sfinito "wow". Sentivo che lentamente il mio culetto cominciava a richiudersi, e nel farlo avvertii di nuovo delle scariche di piacere e mi venne un secondo orgasmo anale (stavolta era più chiaro, era anale, mentre il resto del corpo non era particolarmente coinvolto, non quanto prima perlomeno). Così, senza fare nulla, Andrea non mi stava manco sfiorando e io nemmeno.
"Tranquillo... sto.... aaaaaaahhh...ncora godend....OOOHHHHH" biascicai.
Durò qualche attimo, e quando mi passò il mio buchino era richiuso. Intendiamoci: lento già era lento, ma poteva sembrare reduce da una grintosa penetrazione col suo uccellone, non era più largo come lo aveva reso la mano. Ora era di nuovo normale ed ero in grado ...
... di stringere per alzarmi e andare in bagno senza che nulla fuoriuscisse.
Ero sfinito, mi sentivo le gambe debolissime da quanto era stato sconvolgente ed impegnativo prendere la mano in culo. Una doccia fu d'obbligo appena mi sentii sufficientemente stabile in piedi.
Dopo la doccia Andrea era molto eccitato per quello che era successo, mi ero già accorto mentre mi sfondava con la mano che gli era tornato duro ma vedendomi esausto non aveva neppure tentato di godere ancora del mio corpo (gliene fui grato per questa premura, perché forse avrei dovuto dirgli di no, proprio io che ormai nel sesso non conoscevo più limiti). Così una volta tornati in camera mi sdraiai sul letto e misi la mia faccia sul bordo, un pò in fuori, in modo da consentirgli di mettermelo in bocca calandosi dall'alto e schizzarmi in faccia. Fu un anniversario stupendo, la serata proseguì divertendoci come matti in cucina facendo pizze e focacce, oltretutto i miei erano usciti per un convegno con cena e sarebbero rientrati a tarda notte, quindi avevamo pure casa libera e potemmo giocare come facevamo in estate sognando di abitare per conto nostro. Dopocena facemmo la nostra solita passeggiatina serale e di ritorno a casa, per alimentare il nostro sogno meraviglioso, diedi ad Andrea le mie chiavi e feci aprire a lui il cancelletto ed il portone. Entrammo in casa e, dopo esserci tolti i giubbotti nell'ingresso, io andai in cucina a bere mentre Andrea dovette andare in bagno. Avevo una sete pazzesca tutta ...