1. PETTEGOLEZZI


    Data: 11/04/2018, Categorie: Etero Autore: Browserfast

    ... mi sta colando come quella di una ragazzina.Raggiungo la sala riunioni e lui mi aspetta lì, in penombra, vicino alla finestra. Le uniche luci sono quelle che filtrano dai vetri. Richiudo la porta lasciando cadere il cappotto a terra e mi avvicino a lui. Lui fa un passo verso di me e mi afferra, mi infila la lingua in bocca e comincia a palparmi il sedere, tirandomi verso di sé. Vorrei non avere messo il push-up, vorrei sentire le mie piccole tette e i miei capezzoli appuntiti contro i suoi pettorali, in questo momento.Mi rendo conto, da un momento di esitazione della sua mano, dell�istante esatto in cui si accorge che non ho nulla sotto. Si stacca e mi fa fare mezzo passo indietro. Sto bollendo, ansimo, lui sembra imperturbabile.- Per favore � lo supplico con un sussurro impalpabile � usami subito�- Apri le gambe � dice fissandomi negli occhi.Eseguo.Lui piazza la mano in mezzo, se la infradicia di certo. Senza pensarci su mi infila due dita dentro, forse tre. Non so dire, sono troppo aperta e scivolosa.Cedo, mi sfugge un gemito acuto e mi mordo il labbro. Devo avere uno sguardo osceno. Lo sguardo di una che ha mille desideri ma nessuna volontà. Solo quella che lui mi dia degli ordini.- Zuppa e pronta, come una puttana di strada � mi sibila.La parola �puttana� mi esplode nel cervello. Ho voglia di afferrargli il cazzo ma non oso allungare la mano verso il suo pacco. Mi tremano le gambe. La soluzione più logica mi appare quella di inginocchiarmi davanti a lui per prenderglielo ...
    ... in bocca. Ho un bisogno fisico di compiere un gesto di sottomissione. Ho un bisogno fisico di essere trattata come una troia.- Sì, una puttana � sussurro piegando le ginocchia.Quando sono quasi a metà, invece, Matt mi afferra per i capelli e mi tira su.- Aaah � mi lamento mentre cerco di assecondare la sua stretta torcendo la testa. Ma nel mio lamento non c�è traccia di ribellione.Si infila una mano in tasca e prende una sigaretta, me la infila nella figa dalla parte del filtro, sento chiaramente il fastidio della carta sulle mie mucose gonfie e sensibili. La tira fuori ed è fradicia, inservibile. Lui la guarda e sogghigna, come a dire �dovevo aspettarmelo�. Ne prende un�altra e ripete l�operazione, stavolta va meglio. Mi mette una mano sulla testa e mi spinge giù, al mio posto. Mentre gli abbasso la zip sento il click dell�accendino e l�odore del fumo che si diffonde. Glielo tiro fuori e inizio a succhiarlo. Dopo un po� mi ritrovo con un bel cazzo in bocca, duro, non eccessivamente lungo, ma abbastanza grosso. Affondo, perché la prima voglia che ho è di sentirmelo arrivare in gola. Il sapore del suo cazzo mi fa perdere anche quel poco controllo che mi è rimasto.Quando alzo gli occhi lui ha lo sguardo fuori dalla finestra, sul panorama del castello, sembra molto più interessato a godersi quello e la sigaretta che il mio pompino.Getta il mozzicone per terra e lo schiaccia con una scarpa, poi mi riafferra per i capelli e mi tira su. Assecondo un�altra volta quello strappo con ...
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