1. Domini Canes.


    Data: 19/04/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... i particolari prego..- Mentre il Domenicano narrava.. l’alto prelato ascoltava ad occhi chiusi, teneva le mani giunte davanti a sé in un atteggiamento come di abbandono mistico e partecipativo. Finito il racconto aprì gli occhi e li fissò in quelli del frate. -Padre Jean.. viviamo tempi perigliosi, Dio non ci ama.. non sappiamo per quale motivo specifico ma non ci ama, sono anni che non abbiamo raccolti abbondanti. E in tempi simili.. voi sapete cosa fanno i nostri fedeli? Le pecorelle che noi abbiamo il compito di proteggere e guidare? Non fanno figli. Le donne non partoriscono più. Non vogliono mettere al mondo figli in questo momento. Ora è impensabile che manchi il desiderio... l’ardore fisico. E’ invece pensabile che non rispettino le regole divine che prevedono il contatto solo se destinato alla procreazione. Usano altri sistemi contro natura. Fellatio, masturbazione e sodomia. Dobbiamo dare l’esempio.. essere crudeli per necessità con qualcuno per ottenere l’ubbidienza di tanti..- Il frate annuiva.. condivideva pienamente le ragioni del vescovo. -Non solo.. Monsignore. E’ una famiglia molto ricca, mi sono informato.. possiede terreni e magazzini contenenti granaglie e altri generi il quale prezzo è in rapida ascesa e molti armenti in stalla, la donna interessata è l’unica proprietaria di tutto. E in virtù delle leggi vigenti.. in questo caso di manifesto congiungimento carnale con il demonio e sodomia.. la pena prevista è il rogo.. e l’intero patrimonio verrà diviso ...
    ... fra il delatore.. il parroco e quindi la chiesa, il secondo terzo al clero… a Voi Monsignore e l’ultimo terzo al potere laico.. il Conte vostro fratello.- -Frate Jean.. siete investito della massima autorità, mi rappresentate. Debellate il demonio.. prendete alcuni dei miei armigeri, riunite una corte e procedete al giudizio..- Il frate si buttò in ginocchio e abbracciò le gambe del vescovo..- -Siate il mio confessore Monsignore.. ho peccato gravemente.. ho infranto l’obbligo della castità, ho copulato con quella donna, più volte e sotto l’influsso del demonio l’ho posseduta contro natura..- -Siete pentito di ciò… figliolo?- -Si.. Monsignore sono pentito..- -Rispetterete l’obbligo di mangiare di magro fino a fine quaresima e moltiplicherete il vostro impegno nelle preghiere. Alzatevi ora..- E mentre il frate si alzava.. -Ego te absolvo a peccatis tuis in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti.. andate in pace figliolo..- La mattina seguente un piccolo gruppo di uomini prese la via per Saint Cristol les Ales.. erano Padre Jean, altri due Domenicani e alcune guardie. Era la giustizia che aveva preso strada e reclamava la pena per il colpevole. Poche settimane dopo la giovane e bella vedova salì la breve scaletta che la portava al rogo, la piazza di Nimes era strapiena di curiosi, venuti anche da distante per assistere all'autodafé. Nell'attimo nel quale la giovane presumibilmente morì, il Vescovo e Frate Jean che assistevano dal balcone del vescovado si fecero doverosamente il ...
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