Orgasmi ignobili per nobili o le radici di luigino, 1a parte
Data: 20/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: sexitraumer
Il mondo di Toraldo e Olivina, Terra d’Otranto, XVI secolo
Il segreto di Luigino
Il giovane Luigino si era spogliato insieme alla sua amante, la sua zietta Baronessa poco più anziana di lui di soli 8 anni. Nudi per vedersi l’un l’altra, ed attrarsi reciprocamente. Amanti da sempre, o meglio da quando lui ne aveva maturati meno di dodici da compiere. Il suo goffo tentativo di congiunzione sessuale con la zietta, ospite dei suoi genitori marchesi, era inspiegabilmente andato a buon fine, e quel sesso galeotto li legò per sempre, nonostante il matrimonio della sua veneta parente con un signore dei luoghi dell’Apulia greca e salentina. Sempre felici di vedersi non appena ce ne fosse stata l’occasione. Per discrezione la Baronessa vestiva in quelle occasioni da comune borghese all’insaputa del marito, ma anche per rendere la sua vestizione e svestizione più rapida. Una sua intima amica, a conoscenza del fatto che la Baronessa aveva un amante pur senza conoscerlo, aveva gentilmente prestato la propria magione: una casa ampia di pianterreno più un piano, del migliore tufo bianco delle cave leccesi, ben ammobiliata e dotata di un buon letto a due piazze, con le lenzuola pulite. La casa apparteneva ad una ricca famiglia di banchieri, ora creditori, ora debitori, verso le altalenanti finanze private del castello. La Baronessa grazie alla sua influenza, come d’uso, coordinava l’attività delle dame di carità di questo o quel paese; ed ufficialmente si era recata al paese della sua ...
... amica proprio per questa onorevolissima ragione. La Baronessa certo non poteva giacere col suo giovane amante presso il proprio castello stesso, non solo per la presenza dell’ormai anziano marito, ma anche della servitù pettegola. Tuttavia la Baronessa era donna assai accorta, e all’infuori della guardia del corpo tutto-fare messer Vezio, quasi niuno era al corrente dei piccoli viaggi della signora; comunque destinati a concludersi col rientro al castello entro il tramonto. Quel pomeriggio tuttavia, altre donne (più o meno ricche) avrebbero prestato carità ai poverissimi, mentre lei, distesa nuda di fianco al suo ometto aspettava che lui le notasse il viso, i seni, e la sua vulva bionda.
Viceversa il boccoluto giovane amante non staccava la testa dal soffitto a volta gotica, tenendo le proprie mani dietro la sua testa a mò di cuscino. Il suo giovane petto, ampio e glabro di natura, era a disposizione degli occhi di sua zia, la cui nudità sembrava non aver attratto alcuna attenzione. La donna aveva atteso che al suo amante venisse la voglia di cambiare espressione, e d’interessarsi al suo femminile corpo, ancora in grado di sedurre…
“Nipote mio Luigino! Potreste dirci che vi prende oggi? Sembra che la vostra testa stia da un’altra parte…non riusciamo a vedervi presente!”
Passarono degli istanti nei quali il nipote sembrava che non avesse inteso la domanda, poi però mentre lei lo stava toccando con il palmo della mano sul petto, si degnò di rispondere:
“Perdonatemi ...