1. Orgasmi ignobili per nobili o le radici di luigino, 1a parte


    Data: 20/04/2018, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... zietta, non riesco a liberarmi di quella presa per i fondelli che il padre mio ebbe a farmi in punto di morte, innanzi lo prete cui stava confessando li peccati sui li ultimi, pria che spirasse…volle che anch’io ascoltassi!”
    
    La Baronessa ignuda prese a carezzare il ventre del giovane amante ed ovviamente rispose:
    
    “Orsù diteci cosa vi disse di così importante da trascurare il nostro corpo per un’ora di Sole, caro nipote!”
    
    Luigino ruotò gli occhi in segno di seccatura, per l’incomprensione di lei per la sua depressione interiore.
    
    “…”
    
    La baronessa, nuda accanto a lui, suo giovane ed esclusivo amante, smesso di carezzargli il ventre, gli prese la mano e se la poggiò sulla sua vulva calda, desiderosa, della congiunzione. Il ragazzo non prese la vulva della sua amante per iniziare a massaggiarla…
    
    “Cosa non vi aggrada nipote mio? Se non la sentite abbastanza calda, movete la vostra mano, e vi prometto che si scalderà…”
    
    Luigino restava apatico, nonostante il non equivoco invito. La nuda nobildonna provò ad allungare la mano sul cazzo del nipote, per iniziare a masturbarlo. Il ragazzo tuttavia sembrava fregarsene. La donna cominciava a spazientirsi:
    
    “Non vi forzai poc’anzi ch’eravamo appena arrivati, in una magion che non è la nostra, ma è pulita! Non come a quella fattoria la volta scorsa! Non vi ho importunato per darvi modo d’ambientarvi! Ma ora la vostra ignavia è irritante a dire poco! Ora noi cercheremo di farlo alzare, caro nipote, dopo di che ci ...
    ... auguriamo che facciate lo dovere vostro! Su ! Date qua !
    
    Il nipote della baronessa era taciturno: chiaramente qualcosa lo stava preoccupando. La nobildonna, provò a scuoterlo.
    
    “Se non avete voglia di farci martello addentro la nostra vogliosa vulva con la cappella vostra, nipote, vorrà dire che ci rivestiremo, e vi lasceremo solo! E dovrete andarvene pria del tramontar del Sole, poiché torneranno li padroni di questa magione.”
    
    La zia Baronessa stava per voltargli le spalle, e per lasciare il letto, quando lui, finalmente compresa l’irritazione della zia, la fermò…Non le avrebbe permesso di lasciarlo solo al letto:
    
    “No, zia. Vi prego. Rimanete! Così dolci e caldi sono ancora i vostri seni!”
    
    Finalmente glieli aveva toccati, e voltato la testa per assaggiarne uno di quei capezzoli, la cui carnosità e dolcezza ben conosceva…
    
    “E allora? Volete lasciarci in ansia, e peggio ancora, in bianco?”
    
    Chiese paziente la Baronessa mentre il seno le pendeva verso il mento dell’amante, il quale succhiò con dolcezza il capezzolo alle sue labbra più vicino. La Baronessa sapeva che una volta che si fosse sfogato, sarebbe stato più gestibile e…scopabile.
    
    “AHN…insomma, volevate suggere siccome neonato! Perché non l’avete detto, caro Luigino?! Ahnnn…ohhhh…ne avevate di sete!...Ohhhh…vi piace il nostro latte, Luigino…ahhnnn…prendetelo…se vi…ohhhhh…se vi piace…ahnnnnn!”
    
    “…”
    
    I succhi continuavano: Luigino era diventato vorace, e alla nobildonna il seno si era indurito, unitamente ...
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