Odette: oui je suis putaine, 3a parte - ( il vescovo esorcista)
Data: 20/04/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: sexitraumer
... Addolorata, svegliata sia dai tuoni del temporale che da alcuni rumori ormai piuttosto familiari ed…umani, lasciò la sua cameretta del ritiro in punta di piedi e salì, mercé il sonno pesante della vecchia suor Clotilde, di nuovo al primo piano sopra il salone; una delle porte era solo socchiusa e mandava del chiarore da candele; si accostò e vide suor Evelina impegnata a gambe ben larghe ad assorbire con le morbide curve burrose del suo corpo ora nudo e procace, l’aggressività sessuale del vescovo nudo sopra di lei, impegnato a stringerle i grossi seni non ancora flaccidi durante gli affondi con bacino; comprese, dai tristi rantoli soffocati di suor Evelina, che anche suor Evelina era costretta, poiché scostava la testa di lato per non guardarlo, a soddisfare gli enormi appetiti fisici di quel diabolico vescovo cattolico…là fuori la notte sarebbe parsa di tregenda a chiunque e certo non era piacevole stare all’esterno sotto gli scrosci d’acqua o i lampi; paradossalmente tuoni e lampi sembravano conciliare quella notte di sesso spinto tra il vescovo erotomane e la giovane suor Evelina, che benché non bella ma procace, quarant’anni circa, per le sue forme doveva giacere col vescovo…ed offrire oltre al già bagnato sesso, la propria lingua al quella di lui, famelica quanto il suo membro, ed accoglierne alla fine l’orgasmo, piangendo nel suo corpo per intero, custodendogli lo sperma, mentre lui sempre avido di femminea carne le lambiva il viso con la lingua salivosa durante le ...
... proprie buttate…mentre suor Evelina non lo ricambiava il vescovo era riuscito a bagnare tutta la guancia di lei fino a sotto il mento. Cercava di dominarsi suor Evelina, ma il membro ancora grosso di lui si manteneva dentro come un bel pesce che cercava di nuotare in un acquario piccolo…alla fine Evelina ormai non più suora cedette, e disse di scatto all’uomo che la leccava anche sul collo e poi dietro l’orecchio, forse il suo punto più erogeno:
“Nooooo, non lì !…Ahn ! Sìiiiiii …! Vieni ancora ti pregoooooooh !...Uhnnnnn!”
Stavolta la donna aprì la bocca, e tirando spontaneamente fuori la lingua cercò quella del demoniaco prelato e, dopo averle sovrapposte ed incrociate chiusero le loro labbra in un unico bacio come fossero stati un unico essere completo. Questo bacio seguito dalla passione di lei spinse Addolorata, invidiosa di quei sensi che non le appartenevano, a massaggiarsi la vulvetta più volte insistendo sul clitoride; venne anche Addolorata respirando ed affannando silenziosamente, con la mano sinistra a reggere l’uscio per intravedere con l’occhio e la mano destra che masturbava il proprio sesso; se solo avesse avuto un cetriolino ! - pensò - mentre due piccole bave colavano sporcandole le coscette…pensò Addolorata che era stata solo sfortunata, e che se avesse ignorato quell’invito, Suor Evelina si sarebbe comunque offerta al suo posto; preferiva offrirsi lei affinché lasciasse in pace le ragazze, anche se non tutte vergini. Sembrava inesauribile quel vescovo di ...