Odette: oui je suis putaine, 3a parte - ( il vescovo esorcista)
Data: 20/04/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: sexitraumer
... Odette ebbe cura di passarsi le gocce liquide, persino quelle di schiuma, su tutti i capelli che riusciva a raggiungere con i polpastrelli, quindi restituita la pinta vuota alla sua ospite procedette ormai asciutta nel corpo a quel piccolo bagno di sole nel giardino pietroso di casa. Addolorata la lasciò fare. La pinta di legno decise che l’avrebbe riportata nel pomeriggio, per cui la ripose sul bordo del focolare. L’operosa signora Addolorata se ne andò in quella parte della stanza dedicata alla cucina e si mise a mondare la verdura per il pranzo. Poi riempita d’acqua la pentola accese il fuoco dopo aver immerso nell’acido un bastoncino di legno intriso di zolfo. Essendo metodica quel camino dove si cucinava era stato predisposto fin dalla mattina presto. Rimestando con un ferro scoprì le braci ancora accese dalla notte prima, e ravvivò il fuoco. Lo ottenne in maniera abbastanza rapida. Dopo aver mondato le verdure, prese delle salsicce appese al muro, contandone fino a cinque prima di tagliarle, quindi le mise a bollire insieme alle foglie di indivia, e cicoria; aggiunse anche delle carote dopo averle affettate. Qualcosa da fare Addolorata se l’era trovata, poi però aggredita da un’improvvisa noia, dopo essersi assicurata che Odette fosse distratta, si diresse a curiosare nel suo sacco. Odette però col tempo aveva imparato a dormire con gli occhi, ma non con le orecchie, ed in quella atmosfera rilassata della loro casa aveva comunque sentito i movimenti della signora. ...
... Odette si era alzata e con passo da gatta si era già piazzata due-tre passi dietro la curiosa padrona di casa. Come quest’ultima fece per prendere in mano i lembi esterni del sacco, Odette si schiarì la voce rivelando la sua presenza dentro casa. Addolorata si era accorta di essere stata proprio colta con le mani nel sacco, tuttavia non l’aveva ancora aperto, e si giustificò dicendo che voleva fare un po’ di spazio. Odette giudicando la situazione non pericolosa in sé, dato che non aveva curiosato, non aveva fatto in tempo, le chiese disinvoltamente, come se niente fosse :
“Je pensais: a-y-t-il un fer-à-repassèr, par hasard madame ?”
“Ferràpèr che ? Pazard ?”
“Un fer, un fer-à-repassèr ! …a-y-t-il ?”
“Santa Vergine ! Che dite ?”
Odette, fingendo di non essersi accorta dell’operato della sua ospite, mimò il gesto del ferro da stiro, e Addolorata, avendo finalmente compreso, le mostrò quel ferro di ghisa a braci che teneva sul bordo del camino, insieme ad altre cose, e cosette…l’anziana signora, ancora lievemente in imbarazzo prese delle braci e ne riempì il ferro da stiro, che mise a preriscaldare anche ad una certa distanza dal fuoco del camino. Odette aveva aperto il sacco tenendo occultato il pistolotto insieme ad altre cose sia lignee, che metalliche, quindi ne estrasse il vestito maschile di pantaloni e camicia marroni; poi presa anche la sua veste femminile che s’era tolta per lavarsi, raggruppò il tutto e chiese di poterseli stirare di persona. Addolorata non ...