1. Alma e i suoi uomini


    Data: 09/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Bollentispiriti, Fonte: EroticiRacconti

    ... il frutto desiderato. Ma non fece in tempo, perché lei, con la velocità di un lottatore di greco romana si chiuse in clinch. mostrandogli il sedere. Nella foga con cui aveva cercato di atterrarla con lo svellitore che lo sopravanzava di venti centimetri, finì nella trappola che gli era stata tesa senza accorgersene. E, infoiato come un mandrillo, finì in buca. Ma non era quella che si aspettava, anche se era egualmente calda e accogliente. Marcella/Giorgio ebbe un movimento riflesso in avanti, ma s'impose di contrastarlo, abbassando la schiena sul letto e dilatando quanto più poteva l'ingresso verso i suoi sentimenti più intimi. Teo scivolò all'interno come su un toboga sulla pista da bob, concludendo la corsa con le palle che andarono a sbattere contro le chiappe dell'amica. Non si fermò e continuò a squassare l'apertura della povera Marcella che si prodigava a restare al passo di corsa che gli imponeva l'invasore. Lui avvertiva lo stringersi dello sfintere come un anello intorno alla verga che lo saldava al corpo di lei. Sudava e sfiatava. Sembrava un toro nell'arena di Pamplona e la "capote" lo istigava a procedere verso la muleta che le si agitava davanti. Le anche di lui sbattevano ossessivamente contro le chiappe di lei che inarcava la schiena per contenerlo meglio. Teo buttò le mani sotto il ventre di lei e s'afferrò a quello che non avrebbe dovuto esserci in quel punto, a meno che non fosse sprofondato dall'altra parte. Ma ormai la corsa era in pieno svolgimento ...
    ... e non gli andava certo di ritirarsi in buon ordine. Continuò a dare acqua alle pompe e, intanto toccava ogni angolo del corpo di lei che s'era rivelata un lui. Fece buon viso a cattivo gioco e procedette con maggior vigore e potenza distruttiva, mentre Marcella era diventata ormai un campo di battaglia del macello che si stava compiendo su di lei. Non che le dispiacesse, anzi collaborava, anche se aveva perduto il controllo della situazione. Mentre cavalcava Teo era piacevolmente stupito del meraviglioso corpo che stava squartando, le teneri carni che assaporava, il liquido colloso che colava appeso al tubicino attaccato al ventre della sua dama. Dannato finocchio! L'aveva fregato. Ma stranamente ne era contento. Aveva essaporato un'esperienza nuova. Io notavo dal mio nascondiglio tutte le espressioni del suo volto, dalla sorpresa, alla rabbia, alla rassegnazione, al godimento e. di nuovo, alla comprensione verso quell'essere che aveva accettato di assecondarlo di tanto buon grado. E intanto passavo ad infilarmi un vibratore dietro l'altro fino a godere io stessa mentre lui arrivava sul dorso di mio marito. Era come se fossi stata sotto di lui in quel momento. Cominciai a smaniare e a invocare di essere inculata al posto di Marcella. Finché non venni anch'io. Vedevo i due uomini giacere uno nell'altro, ormai senza forze, dopo i violenti getti che Marcella doveva avere assorbito come una spugna. Teo, rivoltato sul dorso, a petto in alto, muoveva la cassa toracica come una ...
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