1. Predatori di sogni


    Data: 09/09/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Altro, Autore: Valery92, Fonte: RaccontiMilu

    ... aggrappavo all�asfalto, quel tocco svaniva e poi ricompariva prendendomi in un posto diverso. Ad un certo punto venni presa per una delle spalline del mio abito, tentai di puntare i piedi, ma si ruppe.Subito dopo quel tocco mi prese per una caviglia e continuò a tirare con forza. Da sotto la schiena qualcosa si impigliò nel cinturino dell�abito. Finalmente riuscì a fermarmi. Scalciai nuovamente ed il tocco svanì. Ebbi un attimo di respiro, ma sentì un leggero click e mi accorsi che la fibbia del mio cinturino si era aperta da sola e subito dopo venni trascinata nuovamente via. Il cinturino invece me lo lasciai probabilmente indietro.Dopo diversi metri che venivo trascinata via, non riuscivo più a vedere una via di salvezza. La mano sinistra che aveva graffiato l�albero mi faceva male. Dovevo avere anche altri graffi sul corpo, sentivo un po� di bruciore in qua e in là. Il mio abito si doveva inoltre essere rotto in più punti.Pensai tra me di essere perduta quando vidi nuovamente l�imbocco del vicolo. Sembrava una folgore di luce che illuminava il mondo intero. Quando tutto sembrava perso trovai di nuovo l�energia per tornare a lottare.Mentre quel tocco mi trascinava per una spalla mi sfilai le scarpe, sia quella intera che quella con il tacco rotto. Dovevo essere sicura di poter correre via velocemente.Liberata dalle scarpette mi divincolai nuovamente con forza ed approfittai della breve pausa dal tocco che stava svanendo per rialzarmi e correre verso la luce.La paura mi ...
    ... mise letteralmente le ali ai piedi ed arrivai finalmente nella strada principale.Nonostante fosse tutto poco illuminato. Rispetto alla mia avventura nel vicolo mi sembrava di essere al mare sotto il sole.Persi un attimo di tempo a capire in che direzione andare per tornarmene a casa. In quell�momento però la mia concentrazione era disturbata. Innanzi tutto avevo ancora il panico a mille che mi faceva battere il cuore e respiravo affannosamente.Notai che stava arrivando una grossa macchina nera nella mia direzione. Stavo per fare un balzo per evitarla quando avvertii di nuovo la voce pronunciare il mio nome. Quel tocco mi riafferrò il polso ed iniziò a strattonarmi per riportarmi nel vicolo.Ora che c�era molta più luce potei vedere che c�era qualcosa che corrispondeva a quella forza che mi stava tirando. Alla luce fioca dei lampioni e della luna c�erano i contorni di una figura umana che mi teneva il braccio. Una figura di colore senz�altro scuro ma trasparente; come un paio di occhiali da sole.Ebbi la forza di provare a guardarla negli occhi, ma nel suo volto (dove dovevano trovarsi gli occhi) gli occhi sembravano due punti neri ancora più scuri della notte stessa.Mentre lottavo disperatamente, la macchina inchiodò rumorosamente e si fermò proprio a fianco a me. La portiera posteriore si aprì e si protese di fuori qualcuno che allungò la sua mano nella mia direzione.- Dammi la mano se gli vuoi sfuggire! -Non ci pensai neanche due volte. Non volevo tornare in quel vicolo. Presi ...
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