Le mie nozze d'argento... ovvero la conclamazione delle mie corna.
Data: 27/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: cuckold211
... riempie l'animo di tutti e, finanche, di quelli che non parteciperanno alla cerimonia, tant'è che tutti desiderano ammirare "la sposa", tutto si fa per "la sposa", quasi fosse la vittima sacrificale, colei che offrirà il proprio corpo sull'altare dell'Eros?
Nel mio racconto, dal titolo "Un'avventura irripetibile" ebbi già modo di esporre questo mio modo di concepire il matrimonio.
In esso, e per esso, confluiscono tutti gli invitati, tra cui tante giovani, agghindate in maniera provocante, quasi a voler sfidare la bellezza della "sposa", ma che, di fatto, si propongono, a loro volta, come future aspiranti a quel sacrificio, facendosi notare dai tanti giovani che ronzano loro attorno, come api sul fiore.
Il quadretto che mi sovviene è quello tratteggiato da Lorenzo il Magnifico nella sua "canzone di Bacco e Arianna: "questi lieti satiretti, delle ninfe innamorati, per caverne e per boschetti, han lor posto mille agguati".
Di questa mia idea di matrimonio, trasformato in orgia collettiva, nel mio racconto sopra richiamato, ne parlavo con la mia Loredana, cui riferivo quanto mi sarebbe piaciuto, se fosse stato possibile, vederla nuda, come una baccante, in mezzo a quanti le tributavano omaggi e ammirazione.
Quella fu anche l'occasione in cui conobbi l'amico "dicarino", con il quale, unitamente all'amante di nome Maria, si sviluppa la storia lì narrata.
Ora si avvicinava, per me e Loredana, la data delle "nozze d'argento" e volevo festeggiarla secondo i ...
... canoni che avevo sempre vagheggiato.
Avevo, sì, diversi amici tra coppie e singoli, cui estendere l'invito, ma non li giudicavo idonei, tranne Victor, il black conosciuto a Creta (vedi racconto), entrato a pieno titolo nelle grazie di mia moglie.
Preferivo che i partecipanti al festino fossero sconosciuti, di cui non conoscevamo nemmeno il nome di battesimo e, per questo, mi rivolsi all'amico "dicarino", molto più avanti di me in materia di libertinaggio, cui esposi la mia idea ed egli si dichiarò disponibile a realizzarla, purché gli avessi dato carta bianca.
Detto, fatto: alla domanda di Loredana sul dove, come e con chi, avremmo festeggiato il nostro 25° anniversario, risposi che ci avrebbe pensato l'amico, per cui, al momento, ancora non sapevo chi fossero gli invitati, a parte Victor e Maria, né il luogo, in quanto sarebbe stata una sorpresa.
Loredana, ben conoscendo quelle che erano le mie idee in ordine ai festini di nozze e sentendo che ad organizzare il tutto era "dicarino", per lei decisamente depravato, mangiò la foglia sul "come" e "con chi", dicendomi:
-- Avrete organizzato un'orgia? C'era da aspettarselo da due porci come voi. Beh, se è così, avrò, finalmente, modo di farti assistere dal vivo a ciò che ti raccontai ebbe a succedere a Creta, quando, con Fabio, andai a quel raduno di medici.
In fondo ero contento che l'avesse presa così, anche perché non avrei avuto il coraggio di esortarla a ripetere quella che, a suo dire, non fu un'esperienza ...